Docente iracheno all'Insubria per aggiornarsi in microbiologia

Stampa
Majid-Al-GelawiÈ arrivato a Varese dall'Iraq per aggiornare le proprie competenze in Microbiologia il professor Majid Al-Gelawi, docente di Biotecnologia nell`Università di Nahrein, a Bagdad. Ospite del professor Antonio Toniolo, ordinario di Microbiologia Medica alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, il professor Al Gelawi è all'Università dell'Insubria grazie a un accordo specifico con il Ministero Iracheno dell’Università e con il supporto economico dell’Institute of International Education di Washington, un’istituzione americana - sostenuta da un gruppo guidato da George Soros – che, tra gli altri obiettivi, ha quello di favorire la ristrutturazione culturale di questa nazione, provata ormai da quasi venti anni di guerra. L`IIE sostiene missioni di docenti iracheni presso istituzioni universitarie internazionali.

«Negli ultimi anni circa 6.000 docenti iracheni hanno lasciato la loro nazione, mentre altri si sono trovati nell`impossibilità di proseguire le proprie attività di formazione, di ricerca e professionali» racconta il professor Al-Gelawi «scopo dell`IIE è quello di promuovere l’aggiornamento di circa 150 professori iracheni in tre anni. La comunità universitaria irachena, infatti, è oggi molto impoverita e - ciò che più conta – le nuove generazioni sono rimaste prive di persone capaci di trasmettere loro la scienza, la cultura, le arti. La rinascita del Paese sarà pertanto lunga e difficile. In questo percorso, sarà di grande importanza l’apporto di qualificate Istituzioni straniere».

«In circa sei mesi il Ministero dell`Università iracheno e l’Institute of International Education hanno approvato il progetto di addestramento in Microbiologia presentato dalla nostra Università» spiega il professor Toniolo «il professor Al Gelawi è stato ospite del Collegio de Filippi e ha frequentato quotidianamente il laboratorio di Microbiologia Medica aggiornandosi sulle metodiche che vengono oggi applicate per la diagnostica delle infezioni umane. E` rimasto particolarmente impressionato dalla costante applicazione ai problemi clinici di metodiche genetiche e molecolari e dai sistemi informatici con cui si effettuano oggi le analisi epidemiologiche e si gestiscono apparecchiature complesse. Ha collaborato con il personale laureato e tecnico del Laboratorio portando sempre i frutti della propria esperienza microbiologica. In Iraq, i suoi interessi scientifici sono rivolti a risolvere problemi di inquinamento del suolo e delle acque (idrocarburi e altri composti organici). A questo scopo, si sta dedicando all’identificazione di ceppi microbici che non siano patogeni, che possano essere utilizzati nell’ambiente e che siano capaci di metabolizzare gli idrocarburi ed altri inquinanti organici».

Conclude il professor Toniolo: «A Varese ha poi visitato i colleghi della Facoltà di Scienze (professori Bernardini, Peres, Saroglia, Pollegioni, Marinelli) che gli hanno illustrato le proprie attività, presentato i loro laboratori ed hanno prospettato future collaborazioni. La nostra Università ha già ricevuto altre proposte di collaborazione scientifica dalle Università di Bagdad».