Al Politecnico di Torino boom di domande per il Dottorato di Ricerca: +22%

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Il Dottorato di Ricerca al Politecnico di Torino è sempre più riconosciuto come un percorso di eccellenza a livello nazionale e internazionale, tanto che quest’anno sono ben 921 i laureati che hanno fatto domanda per accedere ai corsi di Dottorato proposti dall’Ateneo: il 22% in più rispetto ai candidati dello scorso anno. Un risultato significativo, frutto di una politica di valorizzazione del percorso di Dottorato intrapresa dall’Ateneo a partire dallo scorso anno, con un investimento di circa 2.6 milioni di euro l’anno nella quantità e nell’importo delle borse per valorizzare la formazione di III livello.

Il Politecnico si propone infatti di premiare in modo ancora più concreto il merito e la qualità dei suoi studenti e, soprattutto, di attrarre i migliori laureati da tutto il mondo; in questo senso, una delle azioni significative messe in campo è stato l’anticipo del bando con una prima sessione a gennaio, con la possibilità di ottenere una borsa pre-dottorato con importo mensile pari a quello della borsa di dottorato (1.300 euro mensili circa), che consente di inserirsi fin da subito nel percorso della ricerca in Ateneo, ancor prima dell’inizio ufficiale dei corsi; in questo modo, quindi, anche i laureati più brillanti che ricevono offerte di lavoro interessanti subito dopo il conseguimento del titolo possono comunque prendere in considerazione l’opzione di proseguire il proprio percorso formativo con il Dottorato di ricerca senza dover attendere l’autunno.

Il risultato di questa misura è evidente non solo nell’incremento del numero delle candidature, ma anche nell’aumento delle domande di studenti provenienti da università internazionali: sono quasi il 50% dei laureati che hanno presentato domanda nella sessione invernale, a testimonianza del fatto che questo anticipo nella pubblicazione del bando si è rivelato molto interessante soprattutto per gli studenti stranieri che si laureano in inverno/primavera (diversamente dalla tradizione italiana) e perciò sono interessati ad iniziare il Dottorato di ricerca già nei primi mesi dell’anno.

Considerando poi i dati di entrambe le sessioni (quella di gennaio/febbraio e quella di aprile/maggio), l’Iran, il Pakistan, l’India e la Cina si confermano i Paesi d’origine maggiormente rappresentati tra i candidati, ma si può osservare anche un trend di crescita di domande dai Paesi dell’America Latina; i candidati stranieri sono complessivamente circa il 47% del totale. La distribuzione di genere, invece, non ha subito particolari variazioni al crescere del numero delle domande: circa un terzo di ragazze e due terzi di maschi.

“Siamo estremamente soddisfatti di questi risultati”, dichiara il Rettore Marco Gilli, che prosegue: “Abbiamo destinato risorse significative al Dottorato di Ricerca, perché siamo consapevoli che si tratta di uno degli investimenti maggiormente strategici per un grande Ateneo, accreditato tra le migliori università europee; un numero crescente di Dottori di Ricerca, rigorosamente selezionati ed altamente qualificati, rappresenta una risorsa preziosissima per il trasferimento di conoscenze e la promozione dell’innovazione e contribuirà in modo sostanziale allo sviluppo e alla crescita nel nostro Territorio”

L’investimento straordinario nella formazione di terzo livello è iniziato nel 2014, con un programma di sostegno al dottorato che prevedeva: un aumento del valore delle borse rispetto al minimo di legge; l’incremento del 20% del numero delle borse;  premi per i dottorandi migliori. Un programma rinforzato nel mese di dicembre 2015 con un ulteriore aumento del valore delle borse (ora a € 1300 netti mensili, il maggiore importo in Italia) e con un ulteriore incremento del 25% del numero delle borse finanziate. In un anno in cui si è registrata una flessione del finanziamento ministeriale per il dottorato, il Politecnico ha integrato quindi con risorse proprie il budget per poter bandire 120 borse. A queste continuano a sommarsi tutte le borse messe a disposizione da aziende, anche nella formula del dottorato industriale, e progetti nazionali ed europei: sono in tutto oltre cento le posizioni che costantemente negli ultimi anni sono supportate da finanziamenti esterni.

“Con queste misure introdotte negli ultimi anni e delle quali oggi vediamo i frutti, l’Ateneo punta a sottolineare il valore fondante del Dottorato anche a livello di Paese, cercando di agevolare i giovani che scelgono la ricerca come settore verso il quale orientare le proprie scelte di carriera. Il mensile del dottorando al Politecnico di Torino è di un quarto superiore al valore previsto dalla legge ed è decisamente competitivo con il salario d’ingresso in industria; questo, unito alla nuova scadenza anticipata che abbiamo adottato per i bandi, ci ha permesso di attrarre un numero sempre crescente di giovani di talento da tutto il mondo, che scelgono il Politecnico e la nostra Scuola di Dottorato per il grande valore dell’esperienza che possono compiere, di alto livello nella formazione e nella ricerca internazionali”, conclude il Direttore della Scuola di Dottorato Flavio Canavero.