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Parma - Donazione assegno di ricerca a Medicina in memoria di Quinto Degano

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Oggi, venerdì 11 novembre, alle ore 11, presso la Sala del Senato del Palazzo Centrale dell’Ateneo, si è tenuta la conferenza stampa per la donazione di un assegno di ricerca alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma in memoria di Quinto Degano, di cui ricorre il terzo anniversario della scomparsa. Alla conferenza stampa sono intervenuti Loris Borghi, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Ivana Zavaroni, responsabile del progetto di ricerca e docente di Endocrinologia presso il Dipartimento di Medicina Interna e Scienze Biomediche dell’Ateneo, Eleonora Derlindati, vincitrice dell’assegno di ricerca, Carlo Quinto Degano, figlio dell’imprenditore scomparso, e Giovanni Borri, Presidente dell’Unione Parmense Industriali e legato da profonda amicizia a Quinto Degano.

L’assegno di ricerca finanziato dalla famiglia Degano, dal titolo “Attivazione macrofagica alternativa ed effetto di farmaci agonisti di PPARy sull’attivazione macrofagica in soggetti obesi diabetici con studi in vitro e in vivo”, è stato vinto da Eleonora Derlindati che opera all’interno del Dipartimento di Medicina Interna e Scienze Biomediche con la supervisione della Prof.ssa Ivana Zavaroni, Tutor e responsabile del progetto di ricerca.

La durata dell’assegno sarà annuale con possibilità di rinnovo, e prevede un importo annuo lordo di 22.817,00 euro.

L’attività di ricerca svolta in questi anni sulla caratterizzazione trascrittomica dei diversi tipi di attivazione macrofagica ha permesso di identificare nuovi pattern genici con possibili ricadute anche sul piano terapeutico nella patologia aterosclerotica e cardiovascolare. Lo studio finanziato dalla famiglia Degano permetterà di proseguire e approfondire ulteriormente i meccanismi coinvolti nello stretto rapporto tra i monociti-macrofagi, il tessuto adiposo e il rischio cardiovascolare nei pazienti diabetici obesi, valutando anche gli eventuali effetti di farmaci PPARγ agonisti. Qualora venisse dimostrato un effetto diretto di questi farmaci, comunemente utilizzati nella pratica clinica diabetologica, sui macrofagi, che sono le principale cellule coinvolte nel processo infiammatorio, si aprirebbe un importante campo di interesse su questi farmaci, non solo per il loro effetto ipoglicemizzante, ma anche per un possibile ruolo diretto di prevenzione del rischio cardiovascolare, obiettivo primario nella terapia del diabete.

RICORDO DI QUINTO DEGANO
Quinto Degano aveva uno spirito amante della ricerca, della libertà, si stupiva e meravigliava quando veniva a conoscenza di nuove scoperte in campo medico, lo incantava la possibilità della soluzione di problemi legati alla salute, desiderava guarire dalla sua “malattia”, amava la vita e tutto ciò che poteva apportare nuova vita ed aveva grande fiducia nell’uomo e nelle sue capacità di scoprire cose nuove.

Era così anche in ambito lavorativo dove aveva cercato l’eccellenza tra i suoi fornitori e dove gli piacevano particolarmente coloro che destinavano fondi alla ricerca tecnologica e presentavano soluzioni innovative, era così nel suo amato sport, il golf, dove quando imparava qualcosa di nuovo esclamava “Robe da matti!”.
Rimane a noi oggi, a tre anni dalla sua morte, il ricordo di Quinto, padre, marito, imprenditore, che diviene in molti momenti prorompente ed affiora e accarezza l’anima con la sua forza.

Le sue doti e caratteristiche hanno portato noi a prendere la decisione di proseguire il suo spirito pensando che non potesse esserci forma migliore di una donazione di borse di studio destinate a sostenere la ricerca medica, e in modo particolare gli studi nel campo delle patologie cardio-vascolari.
La sua famiglia e Fora spa

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