1,5 milioni di euro per la ricerca di eccellenza di Unicam
La Dr.ssa Ricci ha ottenuto questo importante riconoscimento superando una prima selezione tra migliaia di progetti, basata sul profilo del ricercatore e sul progetto presentato, e successivamente un colloquio svoltosi a Bruxelles di fronte a una commissione di esperti.
“Sono naturalmente molto orgogliosa –dichiara la dott.ssa Irene Ricci – per questo importante risultato. I criteri selettivi sono esclusivamente meritocratici, basati sia sul valore del curriculum degli applicanti che sulle potenzialità e sull’originalità dei progetti presentati e la percentuale dei vincitori rispetto ai progetti presentati è sempre molto bassa. Essere tra i vincitori è quindi un riconoscimento importantissimo, non solo gratificante da un punto di vista personale, ma anche per le possibilità che offre perché i finanziamenti sono comunque molto alti.
“Il finanziamento – prosegue la dott.ssa Ricci – ci consentirà di continuare a fare il nostro lavoro di ricerca e soprattutto, ci tengo a sottolinearlo, di continuare a farlo in Italia e quindi far sì che i cervelli italiani rimangano in Italia piuttosto che espatriare all’estero”.
Non solo i migliori cervelli non fuggono dall’Università di Camerino, dunque, ma ottengono costantemente risultati eccellenti.
L’ERC è il primo organismo di finanziamento europeo istituito per sostenere la ricerca ed il suo scopo principale è quello di stimolare l'eccellenza scientifica sostenendo ed incoraggiando i migliori scienziati.
I finanziamenti dell’ERC sono attribuiti mediante concorso per progetti di ricerca in cui l'unico criterio di selezione è l'eccellenza scientifica. L'obiettivo è quello di riconoscere le idee migliori, e trattenere e conferire status e visibilità ai migliori cervelli d'Europa.
Il finanziamento che giungerà in Ateneo quindi sarà di circa 1,5 milioni di euro e consentirà alla dott.ssa Ricci di proseguire gli studi relativi alla relazione simbiotica tra un lievito e la zanzara vettore della malaria, studi che hanno aperto nuove importanti prospettive per il controllo biologico della trasmissione di una delle più gravi malattie infettive del pianeta.
“Nel mio progetto – ha concluso la dott.ssa Ricci – propongo un metodo per il controllo delle malattie infettive, attualmente confinate nelle regioni tropicali e subtropicali del pianeta, assolutamente ecocompatibile e biologico, che non comporta l’utilizzo di insetticidi e sostanze che hanno un impatto ambientale, ma prevede l’utilizzo di microrganismi presenti naturalmente nelle zanzare, che manipolati opportunamente esprimono molecole capaci di curare le zanzare dall’infezione e quindi non più infettanti per l’uomo. In termini comprensibili, un bio-pesticida!”
Questo riconoscimento testimonia dunque l’elevata qualità delle ricerche condotte dalla Dr.ssa Ricci e valorizza la ricerca scientifica in Unicam.