Ecco il catalizzatore Euro 6 nato dalla ricerca svolta dall'Università di Udine
Il catalizzatore, concepito e studiato nell’ambito della collaborazione con Treibache Industrie, è ora oggetto di studio e di perfezionamento nel progetto di ricerca Interreg IV “Studio di nuovi materiali per la rimozione di inquinanti dai gas esausti dei motori a combustione interna”, del valore di 1,6 milioni di euro, realizzato in partnership fra Treibacher Industrie e Dipartimento di Chimica, fisica e ambiente dell’ateneo friulano. Il lavoro si inserisce nelle attività principali del gruppo di catalisi industriale del Dipartimento udinese, che da vent’anni si occupa di applicazioni di materiali a base di elementi delle terre rare (cerio in particolare) in convertitori catalitici per autovetture a benzina e diesel.
La particolarità del nuovo catalizzatore è rappresentata dal materiale di cui è costituito, a base di ferro e terre rare. «Questo materiale – spiega Alessandro Trovarelli, coordinatore del gruppo udinese – ha permesso di realizzare un catalizzatore innovativo capace di ottenere elevata attività e stabilità termica rispetto ai materiali sviluppati per questo tipo di applicazioni, e con costi competitivi». Il gruppo del Dipartimento di Udine ha collaborato negli anni anche con Ford Motor Company, Centro ricerche Fiat e con i principali produttori di catalizzatori nella ricerca e nello sviluppo di nuovi materiali catalitici. Attualmente a Udine si studiano catalizzatori anti-particolato e catalizzatori deNOx di nuova generazione.
Il catalizzatore Euro 6 sarà obbligatorio dal 2014 su tutte le vetture e prevede l’utilizzo di urea come additivo per l’eliminazione degli ossidi di azoto. Dal 2008 viene utilizzato sui mezzi pesanti ed è installato attualmente su due modelli automobilistici di punta rispettivamente dei gruppi Mercedes e Audi. Grazie a questo progetto la Treibacher Industrie ha vinto il premio innovazione della Carinzia ed è entrata tra le finaliste del premio nazionale che si terrà a Vienna il prossimo 22 marzo.