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Università di Sassari, il rilancio attraverso l'innovazione

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sassari-logoPartecipazione, condivisione e innovazione. Sono queste le principali parole d'ordine emerse durante la "Giornata di condivisione del Programma Triennale o Piano triennale delle performance 2011-2013". Un incontro tra i responsabili degli uffici dell'Università di Sassari e il rettore, Attilio Mastino, il prorettore Laura Manca, il direttore amministrativo, Guido Croci e i delegati rettorali.
Il meeting, che si è svolto ieri (giovedì 21 aprile) nella sala Nettuno della Porto Conte Ricerche ad Alghero, è stato organizzato dalla professoressa Lucia Giovanelli, dalla direzione amministrativa dell'Ateneo, dal delegato alla Programmazione e innovazione manageriale, e dall'ufficio Politiche finanziarie.

"Si tratta di un incontro di partecipazione e condivisione del Piano delle performance – spiega Lucia Giovanelli – che disegna le linee strategiche e le azioni da attuare  nel prossimo triennio. La giornata di ieri è stata organizzata per mettere a confronto le aree strategiche dell'Ateneo e offrire ai delegati e ai responsabili delle strutture un momento interno di condivisione di metodi di lavoro: un'occasione per capire la nostra attività e introdurre meccanismi di miglioramento".

Il programma triennale è stato introdotto nelle università da una legge del 2005, mentre un decreto legislativo del 2009, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza obbliga le pubbliche amministrazioni, quindi anche gli atenei, a realizzare un documento programmatico triennale denominato "piano delle performance". L’Ateneo di Sassari predispone un unico documento di programmazione triennale che coniuga questi diversi indirizzi normativi e "mira ad accrescere e diffondere una mentalità strategica in Ateneo", aggiunge la professoressa Giovanelli.

"La programmazione triennale e il piano delle performance – dice il direttore amministrativo, Guido Croci – è un'occasione per fornire una visione d'insieme a tutte le componenti della tecnostruttura della nostra Università e aiutarli a confrontarsi con gli organi di governo e i delegati rettorali. Serve anche un monitoraggio delle azioni per ottenere un modo di lavorare migliore. Del lavoro dei nostri uffici ci interessano sicuramente i risultati e il prodotto finale ma anche il processo per ottenerli. Però, se si lavora soltanto sul quotidiano, si perde la sfida dell'innovazione che è cruciale nel prossimo futuro delle università italiane. Tutto ciò è stato reso possibile perché il rettore e la giunta di Ateneo credono nell'importanza di questo lavoro di analisi e revisione".

"Un'occasione importante di confronto - aggiunge il rettore Mastino - un'immersione nelle problematiche dell'Ateneo in un momento particolare per la storia dell'Università italiana. Si deve tracciare un percorso unico, basato sui criteri efficienza ed efficacia, che coinvolga tutte le componenti. L'Università di Sassari, che nel gennaio del prossimo anno celebrerà i suoi 450 anni di storia, deve presentarsi sempre più come una realtà a servizio della Sardegna, più coeso, aperto e competitivo".

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