
Durante il test potevano scegliere tra un risultato inferiore ma immediato (scelta impulsiva), un risultato intermedio fornito con un ritardo medio (scelta ottimale) e un risultato superiore con un ritardo più ampio (autocontrollo). Il test di scelta si è svolto prima e immediatamente dopo l’esposizione a Internet.
I dati mostrano l’impatto differenziale dell'esposizione a Internet: subito dopo l’esposizione a Internet i partecipanti con una qualche dipendenza da Internet fanno molte più scelte impulsive, con una riduzione delle scelte che implicano autocontrollo, rispetto sia al pre-test sia al gruppo di partecipanti senza dipendenza da Internet.
Secondo Philip Reed (Swansea University) “Questi sono i primi dati che evidenziano sperimentalmente i cambiamenti del comportamento di scelta come risultato dell’esposizione a Internet e sono i primi a evidenziare questo cambiamento a livello comportamentale, diversamente da altre ricerche basate su correlazioni di dati self-report”.
Il Prof. Roberto Truzoli, psicologo clinico della Statale di Milano e coordinatore dello studio, osserva che “in alcuni lavori l’impulsività è stata collegata a difficoltà nel pianificare a lungo termine, con delle conseguenze anche sullo sviluppo della carriera di studenti”. Inoltre rileva che “precedenti lavori hanno evidenziato che le persone con dipendenza da Internet dopo l’esposizione a Internet diventano più depresse. Sarà quindi interessante approfondire la relazione fra Internet addiction, depressione e impulsività, in modo da produrre un quadro globale degli effetti dell’interazione di tali fattori”.
Infine questi risultati, oltre a fornire un’ulteriore validazione del costrutto di Internet Addiction Disorder, suggeriscono che gli individui con dipendenza da Internet possono essere a maggior rischio di impegnarsi in altri comportamenti problematici associati a scelte impulsive (quali gioco d'azzardo) dopo l'esposizione alla rete.
Computers in Human Behavior 49 (2015) 512–516
Higher impulsivity after exposure to the internet for individuals with high but not low levels of self-reported problematic internet behaviours
Phil Reed a, Lisa A. Osborne b, Michela Romano c, Roberto Truzoli c
a Swansea University, UK
b Abertawe Bro Morgannwg University Health Board, UK
c Università degli Studi di Milano, Italy
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0747563215002629 .