Oggi è principalmente ricavato da idrocarburi, ma è del tutto evidente che il complesso di benefici legati alla sua introduzione nel sistema energetico non può prescindere dallo sviluppo di filiere basate su fonti rinnovabili, e non su quelle fossili.
Accanto all’elettrolisi dell’acqua e al frazionamento termochimico di composti organici, la produzione di idrogeno per via biologica (il bioidrogeno) costituisce un processo molto promettente, con interessanti potenzialità applicative messe in luce da diverse ricerche di laboratorio condotte negli ultimi anni.
Il progetto AGRIDEN finanziato da Regione Lombardia – D.G. Agricoltura ha considerato, in particolare, una semplice variante del classico processo di digestione anaerobica, basata su una tipologia di reattori bi-stadio nei quali, accanto alla produzione di biogas ricco in metano, si realizza una produzione aggiuntiva di quantità significative di bioidrogeno.
Dato l’enorme potenziale di diffusione nelle aree agricole del nord del Paese, le biomasse studiate nel progetto sono state effluenti zootecnici miscelati a scarti ortofrutticoli, perseguendo l’idea piuttosto affascinante di produrre idrogeno -il vettore energetico più pulito che si conosca- a partire da biomasse di scarto che, se non opportunamente trattate, costituirebbero un macroscopico fattore di impatto ambientale.
In AGRIDEN sono stati studiati aspetti tecnologici, biologici, chimico-fisici, e di trasferibilità tecnico-economica del processo di produzione e trasformazione del bioidrogeno, muovendo dal laboratorio, alla scala di impianto pilota, con la realizzazione di un prototipo di reattore bi-stadio installato nell’Azienda didattico-sperimentale dell’Università degli Studi di Milano.
Il risultato più notevole di AGRIDEN non è soltanto rappresentato dal pregio intrinseco del bioidrogeno prodotto dai residui, ma anche dal significativo aumento dell’energia complessivamente prodotta nei due stadi (idrogeno + metano), rispetto a quella generata, a parità di condizioni, dalla classica digestione anaerobica a singolo stadio.
E’ possibile concludere che, senza stravolgere il suo naturale ruolo di produzione primaria, il settore agricolo ha le potenzialità per contribuire alla generazione su scala reale delle prime significative quote di idrogeno rinnovabile, o meglio di bioidrogeno.
AgrIdEn è stato finanziato da:
Direzione Generale Agricoltura – Regione Lombardia
AgrIdEn è stato realizzato da:
Dipartimento di Ingegneria Agraria (DIA) - Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Produzione Vegetale (DiProVe) - Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologie (DiSTAM) - Università degli Studi di Milano
Edison SpA
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
ore 9.45 |
Welcome coffee e registrazione |
ore 10.00 |
La ricerca regionale a sostegno dell'agricoltura M. Castelnuovo (DG Agricoltura - Regione Lombardia) |
ore 10.10 |
Il progetto AgrIdEn e le iniziative di Regione Lombardia nel settore delle agroenergie L. Bodria (DIA-Unimi) e G. Boccasile (DG Agricoltura - Regione Lombardia) |
ore 10.30 |
Aspetti tecnologici della produzione di bioidrogeno mediante fermentatori bi-stadio R.Oberti, A.Tenca, E.Naldi (DIA-Unimi), S.Serù (Biogastechnik) |
ore 11.00 |
Processi bioenergetici di seconda generazione: biometano, bioidrogeno, MFC e MEC A. Schievano, F. Adani, G. D'Imporzano (DiProVe - Unimi) |
ore 11.30 |
Bioidrogeno e biometano da residui agro-zootecnici: caratterizzazione dei microganismi coinvolti D.Daffonchio, A.Rizzi, G.Merlino (DiSTAM- Unimi) |
ore 12.00 |
Efficienza e durata di celle a combustibile SOFC alimentate con bioidrogeno S.Ginocchio (Edison) |
ore 12.30 |
Valutazione della potenzialità regionale di diffusione di impianti per la produzione di bioidrogeno da effluenti di allevamento e scarti ortofrutticoli F.Perazzolo, G.Provolo (DIA-Unimi) |
ore 12.45 |
Discussione finale e prospettive future |
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Buffet |
ore 14.30 |
Visita all’impianto pilota |
ore 15.30 |
Chiusura |