Effetto dell’Unità d’Italia è anche la trasformazione dell’Armata sarda in Esercito Italiano. A sancirne la nascita è il decreto del Ministro Fanti emanato il 4 maggio 1861. Fu un compito difficile ed arduo, specie se si tiene conto delle condizioni storiche e politiche in cui una così delicata operazione doveva compiersi. Da secoli, infatti, in Italia non esisteva una tradizione militare comune; i piccoli eserciti dei vari Stati della penisola, il più delle volte erano sorti quale espressione della volontà politica di un monarca straniero, come i loro governi. Mancava del tutto un'arte della guerra ed una scuola che fossero patrimonio di tutti gli italiani.
Le Forze Armate hanno, quindi, rappresentato un elemento fondamentale nella costruzione del processo unitario. E a questo aspetto è dedicato il convegno che il prossimo 7 aprile, si terrà presso il ‘Teatro di Ateneo’ dell’Università di Salerno. “
Dagli eserciti preunitari all’esercito del Regno d’Italia. Le forze armate nella costruzione dell’Unità nazionale”, è il tema sul quale si svilupperanno gli interventi di Annamaria Giarletta, dottore di ricerca in’ Storia’, che si occuperà della fusione delle marine preunitarie con la marina sarda diventata poi Regia marina italiana; Massimo Mazzetti, ordinario di Storia contemporanea, che illustrerà le modalità del passaggio degli eserciti pre- unitari nel nuovo regno; Carmine Pinto, docente di Storia contemporanea, che si soffermerà sul corpo della guardia nazionale negli anni 1860-61; Antonio Vittiglio, Comandante della Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi’, che delineerà i tratti fondamentali della trasformazione dell’esercito dal 1861 a oggi.
Moderatore dell’incontro sarà il Capo redattore dei servizi speciali del Tg1, Pino Scaccia. I lavori inizieranno alle ore 10.00 con i saluti di Giuseppe D’Angelo, Docente di Storia Sociale dell’Europa presso l’Università di Salerno, Raimondo Pasquino, Magnifico Rettore; Edmondo Cirielli, Presidente Commissione Difesa della Camera e Presidente della Provincia di Salerno; Sabatino Marchione, Prefetto di Salerno; Antonio Lombardi, presidente dell’ANCI; Natalino Ammaturo, Direttore del Dipartimento di Scienze umane, filosofiche e della formazione dell’Università di Salerno.
La giornata sarà allietata dall’esibizione delle ‘Voci del cuore’, coro costituito da 40 disabili diretti dal tenore La Manna che apriranno il convegno cantando l’Inno d'Italia, Và Pensiero, Nessun dorma. In chiusura ci sarà l’esibizione della fanfara della Brigata dei Bersaglieri.