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Parte il progetto MATS: tecnologie ENEA nel nuovo impianto solare termodinamico in Egitto

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enea-matsegittoL’ENEA ha ospitato oggi un convegno che ha dato avvio al progetto MATS (Multipurpose Applications by Thermodynamic Solar) per la costruzione di un impianto solare termodinamico in Egitto, basato sulla tecnologia ENEA. Nell’arco di 42 mesi e per un valore complessivo di circa 22 milioni di euro, di cui 12,5 stanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro, il progetto MATS intende realizzare un impianto in grado di produrre elettricità, calore, raffreddamento e acqua dissalata, utilizzando l’energia solare integrata con altre fonti energetiche localmente disponibili.
La tecnologia di riferimento sviluppata dall’ENEA, già utilizzata nell’impianto Archimede dell’Enel a Priolo Gargallo (SR), prevede l’utilizzo di sali fusi alla temperatura massima di 550°C, quale fluido di processo, e di un sistema di accumulo termico che permette di distribuire energia anche in assenza di fonte solare. Inoltre, l’integrazione dell’impianto solare con generatori alimentati a combustibili alternativi (preferenzialmente biomasse) rende l’intero sistema ancora più flessibile, garantendo una maggiore  continuità nella produzione di energia.

Il progetto MATS si articola in tre fasi: nella prima, ogni singolo componente dell’impianto viene sviluppato mediante sperimentazione e modellazione numerica; nella seconda si provvederà alla costruzione dell’impianto completo all’interno del Campus universitario della Città della Scienza e Tecnologia di Borg-el-Arab, vicino Alessandria d’Egitto. L’ultima fase del progetto sarà dedicata alla dimostrazione sperimentale dell’impianto, che avrà la capacità di co-generare 1 MW di energia elettrica e 4 MW di energia termica per alimentare apparecchiature di climatizzazione di edifici e un dissalatore da 250 metri cubi al giorno.

Coordinato dall’ENEA, il progetto MATS vede la partecipazione di altri enti di ricerca (il francese CEA, il tedesco ISE del centro Fraunhofer e gli egiziani ASRT e NREA), di università (la britannica University of Cranfield) e di partner industriali nazionali (Tecnimont KT, Ronda Group e Archimede Solar Energy) ed egiziani (Orascom Construction Industries e Delft Environment).

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