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Unibo: 16/10 Giornata Mondiale dell'Alimentazione

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CHANCE è un progetto finanziato dalla Commissione europea e coordinato dall'Università di Bologna per sviluppare prodotti alimentari allettanti, accessibili e sani, in grado di prevenire comuni problemi nutrizionali nelle persone a rischio di povertà. Lo scopo è infatti quello di rendere il cibo sano accessibile anche ai portafogli più magri, esplorando tecnologie e ingredienti a basso costo, come i sottoprodotti, ricchi di fibre, che derivano dalla produzione di succhi di frutta e di altri derivati dalla lavorazione degli alimenti.
Vivere sulla soglia di povertà non solo comporta una condizione economica disagiata, ma porta con sè anche problemi di salute legati all'alimentazione. Esiste un legame diretto fra reddito e qualità della dieta: con l’abbassamento dello stato socio-economico la dieta diventa sempre più squilibrata. Una delle ragioni di questa condizione è che chi ha basso reddito spesso non può permettersi alimenti sufficientemente nutrienti. Anche il basso livello di istruzione, però, può spiegare come mai le abitudini alimentari sono insoddisfacenti in queste persone.

Il grado di istruzione è importante per il livello di conoscenze nutrizionali, che a sua volta influenza le abitudini alimentari come, ad esempio, il consumo di frutta e verdura. Il risultato è maggiore rischio di sovrappeso e obesità con problemi ad essi correlati, come il diabete e le malattie cardiovascolari, ma anche carenze di micronutrienti. In Europa, 81 milioni di persone sono a rischio di povertà. L'aumentato rischio di malattie associato alla cattiva alimentazione porta ad un significativo aumento delle spese sanitarie oltre che ad uno stato di malessere sociale.


Le statistiche di Eurostat indicano che le donne e gli anziani sono due gruppi di particolare interesse, ma i ricercatori di CHANCE intendono selezionare i principali gruppi a rischio di povertà in Europa utilizzando i criteri socio-economici più adatti. Una volta individuati, a questi gruppi saranno rivolte domande mirate: cosa mangiano? Il sovrappeso, o peggio l'obesità, è il loro problema principale? Oppure sono malnutriti a causa di una inadeguata assunzione di micronutrienti, quali ferro e vitamina B12? Per trovare risposte a queste domande, i ricercatori di CHANCE passeranno in rassegna la letteratura scientifica, distribuiranno questionari sulle abitudini alimentari, prenderanno misure come peso, altezza e la circonferenza girovita, oltre a valutare lo stato nutrizionale e generale di salute.


"Nonostante il fatto che le principali patologie legate alla cattiva alimentazione sono più comuni nelle persone a rischio di povertà – spiega il coordinatore del consorzio CHANCE, professor Francesco Capozzi dell'Università di Bologna - pochi sforzi sono stati fatti per sviluppare cibi più sani nella fascia di prezzo più basso. Esplorando le modalità per abbassare i costi di produzione e aumentando le conoscenze socio-economiche su questi particolari gruppi di consumatori, il progetto CHANCE intende stimolare lo sviluppo di prodotti alimentari che possono fare la differenza, rendendoli disponibili e attraenti per le persone che realmente ne hanno bisogno".

Infine, i ricercatori di CHANCE studieranno ciò che i gruppi a rischio di povertà percepiscono individualmente come ostacoli al mangiare sano, e cosa pensano i negozianti, i produttori di alimenti e bevande e gli altri attori della catena alimentare di quali siano le cause che allontanano questi gruppi di popolazione dai cibi nutrienti. Da queste risposte, i partner industriali di CHANCE riceveranno spunti per sviluppare prodotti alimentari sani che potrebbero finalmente finire nel carrello della spesa dei gruppi a rischio di povertà. Una parte importante del progetto CHANCE è quello di rendere consapevoli le istituzioni, le organizzazioni dei consumatori, gli scienziati, i produttori di alimenti e bevande, i professionisti della salute e dei servizi sociali, a proposito degli scopi del progetto CHANCE e dei suoi risultati. Per essere sicuri che questi soggetti siano raggiunti da queste informazioni, la European Food Information Council (EUFIC) si prenderà carico delle attività di divulgazione e comunicazione all'interno del progetto.

CHANCE è un consorzio multidisciplinare composto da 17 partner provenienti da 9 paesi dell'UE. Nell'ambito del progetto sono impegnati, in attività di ricerca e sviluppo tecnologico, dieci università e istituti di ricerca insieme a 5 piccole e medie imprese (PMI) del settore alimentare. L’EUFIC - European Food Information Council - e il CEN - Comitato Europeo di Normazione - prendono parte al consorzio per assicurare che le informazioni sul progetto e sui suoi risultati raggiungano un più ampio pubblico europeo. Coordinatori del progetto sono il Prof. Francesco Capozzi e la Prof.ssa Alessandra Bordoni dell'Università di Bologna.

Per ulteriori informazioni sul progetto: www.chancefood.eu

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