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Settimana dell'Open Access: via libera al sapere scientifico online

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Si svolgerà dal 24 al 30 ottobre 2011 la terza settimana internazionale dell’Open Access a sostegno dell’accesso libero e senza barriere al sapere scientifico dal titolo "Learn. Share. Advance". L’Open Access Initiative è una linea strategica condivisa dall’Università dell’Insubria e da oltre 70 Atenei italiani, che mira alla promozione e alla condivisione dell’informazione e di conseguenza alla crescita complessiva della conoscenza in ambito digitale, riconosce, insomma, alla rete un ruolo comunicativo prioritario e trova in Internet lo strumento più funzionale a una diffusione efficace della letteratura scientifica a vantaggio del libero scambio di dati e informazioni a livello internazionale.
L’Open Access Initiative incoraggia scienziati, ricercatori e studiosi a disseminare i propri lavori di ricerca rendendoli liberamente accessibili in rete, senza peraltro rischiare di perderne la paternità intellettuale, garantita dal diritto d’autore anche in caso di Accesso Libero.

Il SiBA (Sistema Bibliotecario d’Ateneo) ha programmato, in occasione della settimana mondiale dell’Open Access, due incontri formativi: a Varese, nella sede di via Monte Generoso 71, lunedì 24 ottobre dalle ore 11; a Como, nella sede di via Castelnuovo 7, venerdì 28 ottobre alle 11.

Gli incontri rappresentano un'importante opportunità per incoraggiare la discussione sui temi e sulle modalità della comunicazione scientifica nell'ottica della crisi dei modelli tradizionali della comunicazione stessa. La dottoressa Daniela Cermesoni, responsabile del deposito per le tesi di dottorato e il dottor Damiano Preatoni in qualità di editor della rivista Hystrix, parleranno del deposito istituzionale InsubriaSPACE (che raccoglie oltre 200 tesi di dottorato) e della rivista Hystrix – the Italian Journal of Mammalogy (l'unica rivista scientifica italiana Open Access nel campo dello studio dei Mammiferi, che annovera all’interno dell’editorial team docenti dell’Università dell’Insubria).

Per approfondimenti:

L’Open Access Iniziative deve la sua esistenza alla Dichiarazione di Berlino del 2003, un documento internazionale che riconosce alla rete un ruolo comunicativo prioritario e trova in Internet lo strumento più funzionale a una diffusione efficace della letteratura scientifica a vantaggio del libero scambio di dati e informazioni a livello internazionale.

I vantaggi che conseguono dall’utilizzo delle pratiche di pubblicazione in Open Access sono molteplici:

       innanzitutto per gli autori, i cui lavori acquistano fino al 300% di visibilità in più, hanno la possibilità di nuove metriche di valutazione e di una peer-review più trasparente ed efficace

      chi fa ricerca ha maggiore facilità di accesso ai dati e ai risultati della ricerca

    le Istituzioni assicurano maggiore visibilità a propri ricercatori, gli enti di finanziamento ottengono maggiore ritorno sugli investimenti garantiti dalla massima disseminazione dei risultati e le biblioteche possono realizzare economie di scala sui costi degli abbonamenti.

In breve, l’intera comunità scientifica usufruisce di una maggiore e più veloce disseminazione della conoscenza, cui conseguono maggiore impatto e circolazione di idee con un’accelerazione della crescita della conoscenza.

In questa “visione” si può leggere inoltre una risposta strategica volta a fronteggiare sia l’emergenza della pressione economica che impone agli Atenei scelte difficili a fronte del costo crescente dell'accesso alle pubblicazioni scientifiche, spesso controllate - in termini monopolistici - dagli editori, sia l’aumento del digital divide tra paesi info-ricchi e paesi info-poveri, oltre al paradosso della proprietà intellettuale con i suoi possibili effetti frenanti nel circuito della comunicazione scientifica.

Il SiBA, sulla linea degli impegni assunti dai Rettori delle università italiane con la sottoscrizione della Dichiarazione di Berlino in materia di Open Access, con le delibere già assunte in materia dal Senato Accademico, l’entrata in vigore del nuovo Regolamento dei corsi di dottorato di ricerca nel 2010 ha presentato la versione del Deposito Istituzionale InsubriaSPACE che contiene oltre 200 tesi di dottorato discusse a partire dal 2008.

Altre azioni sono state già da anni intraprese dal nostro Ateneo in adesione a questa politica:

     Il periodico elettronico  ad accesso aperto Hystrix – Italian Journal of Mammalogy, l'unica rivista scientifica italiana Open Access nel campo dello studio dei Mammiferi, annovera all’interno dell’editorial team esponenti del mondo accademico insubre. Disponibile nella versione elettronica dal 2005, è una delle 121 riviste italiane con IF indicizzate dal Journal Citation Reports dell'editore Thomson-Reuters.

    dal 2004, attraverso il SiBA,  è stato attivato l'abbonamento al servizio BioMed Central, una società editoriale elettronica indipendente che si è impegnata ad offrire un accesso immediato e gratuito agli articoli di ricerca medica e biologica sottoposti a peer review da essa pubblicati, secondo il modello commerciale definito come Institution pays:  la pubblicazione di articoli su BiomedCentral gode di riduzioni di costi per i ricercatori degli enti sottoscrittori. Dal 2004 sono stati pubblicati oltre 100 articoli di ricercatori dell'Insubria, 25 dei quali contrassegnati in modo permanente dalla banca dati come "highly accessed"

     oltre 26.000 periodici (free e-journal) e oltre 5.100 monografie (free e-book) liberamente accessibili  sono consultabili nel patrimonio delle riviste elettroniche messe a disposizione attraverso il Portale InsuBRE.

In tale linea di azione si inserisce l’iniziativa pilota sull’OA lanciata dalla Commissione Europea in riferimento alle ricerche pubblicate con i fondi del Settimo programma quadro (FP72007-2013), secondo cui gli assegnatari del finanziamento saranno tenuti a depositare gli articoli peer reviewed risultato di tale finanziamento, nell’archivio aperto della propria istituzione o nel deposito di OpenAIRE.

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