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L'Aquila - Il campione del mondo di spada Paolo Pizzo in visita all'Università

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Oggi, l’Università dell’Aquila, nelle persone del Rettore prof. Ferdinando di Orio e del Prorettore Vicario prof. Angelo Luongo, ha ospitato il campione italiano di spada Paolo Pizzo, medaglia d’oro all’ultimo Campionato Mondiale di Scherma svoltosi a Catania lo scorso ottobre, e vincitore della Coppa del Mondo per la spada maschile individuale, per un momento di condivisione dei suoi recenti, grandi successi. 28 anni, catanese, Paolo Pizzo risiede a Roma, e da un anno è iscritto alla Facoltà di Scienze Motorie dell’Università dell’Aquila (corso di laurea in Scienze Motorie - indirizzo Educazione Motoria e Sport), grazie ad una convenzione con l’Aeronautica Militare.
“E’ la Facoltà che avevo sempre desiderato frequentare. Ho scelto di iscrivermi all’Aquila sia per motivi logistici che per la bellezza delle vostre montagne”. Così racconta Paolo, mostrando la sua medaglia da poco conquistata, che porta sempre con sé, come portafortuna.
 
Attualmente in preparazione e già qualificatosi per le Olimpiadi di Londra 2012, Paolo Pizzo si è  dapprima cimentato nel calcio e nella pallavolo, avviandosi alla scherma agonistica all’età di 18 anni, quando è entrato a far parte dei gruppi sportivi dell’Aeronautica, presso la quale ricopre ora il ruolo di Sergente.

Coraggioso amante delle sfide individuali, ma anche persona di squisita cordialità e semplicità, racconta di aver raggiunto i suoi traguardi, dopo aver superato durissime prove nello sport e ancor prima nella vita,  giungendo ai massimi risultati grazie alla sua sola determinazione e tenacia. Nei confronti della nostra città e dei problemi che ancora gravano sulla sua ricostruzione, si è poi dimostrato sensibile e attento interlocutore.

“Avere Paolo Pizzo tra i nostri iscritti è motivo di grande gioia per la nostra Università. – ha detto il Rettore di Orio, dopo essersi complimentato con il campione – La sua presenza qui, come studente e come grande sportivo, costituisce il miglior modello per l’entusiasmo di tanti giovani verso lo studio delle discipline sportive”.

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