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“L'inganno. Un tema tra filosofia, arte, storia” al Convegno Internazionale di Unife

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ferrara-logoA partire da venerdì 25, alle ore 15, fino a sabato 26 novembre, presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, via Scienze 17, si terrà il Convegno Internazionale dal titolo “ L’inganno. Un tema tra filosofia, arte, storia”, organizzato dai Dipartimenti di Scienze Storiche e di  Scienze Umane di Unife, in collaborazione con la Fondazione Ermitage Italia. “ Quanti tipi di inganno esistono nella nostra vita?” – è l’incipit fornito da Paola Zanardi, docente presso il Dipartimento di Scienze Umane di Unife, ideatrice dell’iniziativa e fra il parterre di relatori al Convegno.
“ Sono diverse le manifestazioni dell’inganno: dalla banale esperienza dell’inganno dei sensi alle menzogne della mente, fino all’autoinganno logico e psicologico del pregiudizio. L’inganno si incontra anche nell’arte, attraverso le sue espressioni  pittoriche ed architettoniche, così  come nella politica,  con l’uso distorto del potere e la manipolazione dei soggetti. A partire dal passato è possibile così declinare questo concetto in molte forme e in un arco temporale ampio fino alla sua contemporanea attualizzazione”.

L’Inganno sarà quindi analizzato sotto diversi aspetti nel corso della “due giorni”. In primo luogo sul piano filosofico, a partire dal Seicento con Cartesio che nelle sue Meditazioni metafisiche introdurrà la figura del  Dio Ingannatore per raggiungere la piena certezza della conoscenza contro il dubbio scettico. Nel Settecento l’Inganno nella versione libertina e radicale sarà sinonimo di impostura e di inganno politico, ordito dai politici alleati con i religiosi per sottomettere il popolo. Una vera e propria battaglia per la libertà, che l’Illuminismo condurrà con Voltaire e d’Holbach contro l’oscurantismo. Al centro dell’attenzione anche l’Inganno  architettonico, declinato nelle sue categorie estetiche ed  artistiche, con l’analisi delle tecniche utilizzate dai  pittori per  creare illusioni tridimensionali e prospettiche, come nel caso del trompe-l’oeil e dell’anamorfosi.  Infine anche nel contemporaneo gli spunti di analisi non mancano soprattutto se si indagano le forme dell’astuzia impiegate nell’ambito del paradigma indiziario o nelle  problematiche di tipo logico dove l’auto-inganno è in primo luogo un comportamento o una condizione irrazionale, la cui semplice descrizione non può essere separata dai principi di razionalità che si intendono far valere.

Questo il file rouge del Convegno, presieduto da Silvana Vecchio, docente presso il Dipartimento di Scienze Umane, e da Francesca Cappelletti, del Dipartimento di Scienze storiche di Unife e Direttore Scientifico della Fondazione Ermitage Italia. Saranno presenti studiosi appartenenti ad atenei italiani e straneri, oltre a docenti e ricercatori dell’Ateneo ferrarese.

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