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Università di Verona - Una vita dedicata alla lingua italiana

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All’università è tempo di festeggiamenti. Erasmo Leso, professore di Storia della lingua italiana dell’ateneo, compie settant’anni. Il 9 marzo dalle 10 numerosi saranno gli studiosi che nell’aula 1.1 del Polo Zanotto parteciperanno ad una giornata in suo onore dal titolo “I linguaggi settoriali in Italia”. L’incontro, organizzato da Arnaldo Soldani e Antonio Girardi, docenti di Storia della lingua italiana dell’Università di Verona,  vedrà la partecipazione di alcuni esponenti di spicco della disciplina. L’obiettivo è riflettere su un tema caro al festeggiato, il linguaggio politico italiano al quale il docente ha dedicato notevoli studi.
“L’iniziativa, svolta con l’ausilio del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica dell’università - spiega Soldani - nasce per festeggiare i settant’anni di uno studioso che ha portato a Verona la grande tradizione di Storia della lingua italiana nata a Padova alla scuola di Gianfranco Folena”.

Gli interventi faranno il punto su alcuni dei linguaggi settoriali e specialistici in cui si articola l’italiano contemporaneo, mantenendo un approccio didattico. Si vuole cosi celebrare l’altro versante dell’attività di Leso, il suo instancabile impegno come docente e come organizzatore nei corsi di laurea in Lettere e in Scienze della comunicazione dell’ateneo scaligero.

Dopo il saluto da parte delle autorità accademiche interverrà Gian Luigi Beccaria, linguista e storico della lingua con un analisi sui linguaggi settoriali in Italia. A seguire riflessioni su “Il linguaggio della critica d’arte” a cura di Pier Vincenzo Mengaldo, filologo e critico letterario, e sul “Linguaggio tecnologico” di Riccardo Gualdo professore di linguistica italiana dell’università di Viterbo.

Gli interventi proseguiranno nel pomeriggio con Luca Serianni e “Il linguaggio politico”, Giovanna Frosini e “Il linguaggio della cucina”, Lorenzo Renzi e “Il linguaggio della stilista” e, in conclusione, con una riflessione tenuta da Francesca Ferri dal titolo “Tra giornalismo e linguaggio politico: il caso Pintor”.

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