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I neolaureati ferraresi trovano lavoro prima

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Presentato giovedì 10 e venerdì 11 marzo a Bologna nel corso della Conferenza Internazionale “Capitale umano e occupazione nell’area europea e mediterranea” il XIII Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani basato sulle esperienze di oltre 370.000 laureati intervistati a 1, 3 e 5 anni dalla laurea. Il Rapporto conferma un quadro occupazionale complessivamente in difficoltà seppure con un’intensità minore rispetto a quella dell’anno passato. Pur in questo quadro di difficoltà l’Università di Ferrara presenta dati positivi.
L’indagine ha riguardato complessivamente oltre 3.300 laureati di Ferrara. La sintesi riguarda 1.508 laureati triennali e 588 laureati specialistici biennali usciti dall’Università di Ferrara nel 2009 e intervistati dopo un anno.

Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Ferrara, è pari al 54%, un valore sensibilmente superiore alla media nazionale (46%). Tra gli occupati triennali di Ferrara, il 41% è dedito esclusivamente al lavoro, il 13% coniuga la laurea specialistica con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea specialistica è il 45%: il 32% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre, come si è detto, il 13% studia e lavora. Undici laureati triennali di Ferrara su cento non lavorando e non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro.

Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, a un anno dalla laurea, 36 laureati su cento di primo livello di Ferrara (la media nazionale è del 39%). Il lavoro atipico (contratti a tempo determinato, collaborazioni, ecc.) coinvolge 50 laureati su cento di Ferrara; la media nazionale è del 43%.

Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si attesta su valori intorno ai mille euro al mese, di poco superiore alla media nazionale.

Anche per quanto riguarda i laureati specialistici di Ferrara il risultato è positivo. Il tasso di occupazione di questi ultimi a dodici mesi dalla conclusione degli studi risulta del 61% , un valore superiore alla media nazionale del 55,7%.

In linea anche il lavoro stabile che coinvolge il 35% dei laureati di Ferrara, come nella media nazionale. Il guadagno è di poco superiore alla media nazionale: 1.144 euro mensili netti.

Per la prima volta vengono indagati i laureati biennali specialistici di Ferrara a tre anni dal titolo: sono 455 quelli coinvolti nell’indagine, con un tasso di risposta del 92%.

Il 76% è occupato, un punto percentuale in più del complesso dei laureati specialistici a tre anni. Il 14% risulta ancora impegnato nella formazione. Chi cerca lavoro è il 9%. La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente (di 26 punti percentuali) tra uno e tre anni dal titolo, raggiungendo il 61% degli occupati (la media nazionale è del 62%). Le retribuzioni nominali arrivano, a tre anni, a 1.350 euro mensili netti (è di 1.313 a livello nazionale).

Soddisfazioni in Rettorato per questi dati che confermano le scelte formative operate all’Università di Ferrara che forniscono ai giovani metodologie e strumenti per mettere a frutto le proprie conoscenze e riuscire ad inserirsi in modo efficace  in uno scenario complesso come quello dell’odierno mondo del lavoro, pur in presenza di un tessuto economico come quello ferrarese negli ultimi anni piuttosto statico.

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