Cesare Ripa Iconologia
L'Iconologia di Cesare Ripa è il più completo repertorio di immagini allegoriche cui attinsero a piene mani generazioni di artisti e di poeti di tutta Europa. L’opera fu edita per la prima volta a Roma nel 1593, poi ripubblicata, sempre a Roma, nel 1603, con un ricco corredo di xilografie che, da sempre, furono considerate derivate in gran parte dai disegni di Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino. Ampliata dall’autore, l’Iconologia fu più volte ristampata e si diffuse in tutta Europa. L'edizione più completa è la monumentale stesura in cinque volumi che ha come titolo: Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi. 5 vol. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67.
“L’Iconologia di Cesare Ripa, ora riproposta nell’edizione più autorevole curata dall’abate Cesare Orlandi (5 voll., Perugia, 1764-67) – spiega la Prof.ssa Castelli - rappresenta l’opera che, più di ogni altra, ha cercato di spiegare il senso nascosto delle immagini, rendendo comprensibili i misteri delle figure che ornano e illustrano alcuni dei più importanti monumenti dei secoli passati, come la misteriosa Cappella del Principe di San Severo a Napoli. Una insuperata enciclopedia di grande attualità, che dimostra come l’uomo può immaginare e rappresentare i suoi più astratti e nascosti pensieri. Nessuna opera più dell’Iconologia di Cesare Ripa è servita, dalla fine del ’500 fino ai nostri giorni, a rappresentare e decifrare simboli. Come annota l’Abate Cesare Orlandi nell’introduzione all’edizione da lui ampliata e pubblicata nel 1764 dell’opera del Ripa, il testo è dedicato non solo ai «dotti» ma anche a coloro che «s’incamminano nel gusto delle lettere». Forse ai lettori d’oggi i nomi di Ripa e dell’Orlandi dicono poco, ma dice veramente qualcosa quello di Dan Brown che ha creato la figura dell’iconologo risolutore dei delitti più estremi e feroci attraverso l’interpretazione di simboli. Una simbolica quella di Brown che affonda le sue radici proprio nell’Iconologia del Ripa e nella letteratura coeva. Per chi ama l’avventura, risolvere rebus ed enigmi, la presentazione dei volumi è un’occasione da non perdere”.