All'ateneo di Udine a Gorizia, in cattedra la Polizia postale e delle comunicazioni del FVG
Le opportunità offerte oggi dal Web, quali la diffusa partecipazione, la possibilità di fare acquisti, l’accesso ai propri movimenti bancari, trovare e svolgere lavoro rimanendo semplicemente collegati dal proprio PC, «aumentano – anticipa Luca Violino, della Polizia postale del FVG – la possibilità di diventare vittime, se non addirittura autori o complici, anche ignari, di crimini informatici. I rischi non riguardano più soltanto grandi istituzioni, ma anche le piccole e medie imprese e i privati cittadini».
Il problema riveste anche aspetti sociali, in quanto «la facilità di accesso a contenuti e azioni che non sempre rispettano la legalità – esemplifica Nicola Strizzolo, docente del corso e organizzatore dell’incontro – può abbassare la soglia di percezione dell’illeceità di comportamenti ritenuti, invece, per la loro facile diffusione, culturalmente normali e accettabili». Ancora, grazie ad esempio ai corsi per anziani, «una nuova fetta di info-alfabetizzati si avvicina oggi al PC – aggiunge Strizzolo – aprendo un’importante via di comunicazione e di interazione, ma, al contempo, esponendo a truffe on line una significativa parte della popolazione».
Il seminario sarà un momento di confronto con gli studenti del corso e «vuole essere l’inizio – conclude Strizzolo – di uno scambio di competenza tra Università di Udine e Polizia che possa andare nella direzione di ulteriori collaborazioni di ricerca e studi». In questo senso, «l’ipotesi – annuncia Strizzolo – è una collaborazione per la realizzazione di un osservatorio territoriale per i crimini on line».