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Università di Udine - Studi sulla ghiandola mammaria

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Gli aspetti che sono alla base della dinamica della produzione del latte nei mammiferi e la rilevanza che queste conoscenze hanno, applicate allo studio delle patologie tumorali, come, in particolare, il cancro al seno, saranno affrontati nel seminario “On the biology of mammary glands” organizzato dalla facoltà di Medicina veterinaria dell’università di Udine, venerdì 6 maggio alle 9 nell’aula Beta1 del polo scientifico dei Rizzi, in via delle Scienze 206. Aperto a tutti gli interessati, il seminario vedrà come relatori Christopher Harold Knight, docente di fisiologia veterinaria dell’Università di Copenhagen e visiting professor all’Università di Udine, e alcuni fra maggiori esperti italiani in materia di lattazione e di biologia della lattazione.
«Gli argomenti che saranno trattati – anticipa il preside della facoltà di Medicina veterinaria di Udine, Bruno Stefanon – oltre ad avere una forte valenza dal punto di vista della conoscenza scientifica e didattica, hanno anche importanti implicazioni sia per il sistema lattiero caseario della Regione, sia per la possibilità di stimolare nuovi approcci conoscitivi e terapeutici per la patologia al seno».

Per quanto riguarda lo studio delle patologie tumorali, «la dinamica del ricambio cellulare che è alla base della produzione del latte è, infatti – precisa Stefanon –, un modello spontaneo e stimolante per lo studio dei processi fondamentali per l’organismo, quali la proliferazione cellulare, la morte cellulare programmata e la differenziazione delle cellule staminali, di cui la ghiandola mammaria sembra essere particolarmente ricca». Dunque, la rilevanza che queste conoscenze assumono «travalica la fisiologia – sottolinea Stefanon – e permette lo studio delle patologie tumorali consentendo il miglioramento delle cure di queste malattie nell’uomo».

Evidenti sono inoltre l’importanza e le implicazioni che gli studi sulla biologia della lattazione hanno sul fronte del sistema produttivo lattiero caseario, anche regionale. «Il consumo di latte nei Paesi europei – ricorda Stefanon - è di oltre 200 chilogrammi all’anno, di cui la metà circa sotto forma di formaggi e altri derivati». Per il territorio regionale del Friuli Venezia Giulia, in particolare «si tratta – sottolinea Stefanon - di un’importante fonte di reddito per i settori agricolo e alimentare, basti ricordare, a esempio, la Dop del formaggio Montasio».

Con Christopher Harold Knight interverranno: Monica Colitti dell’Ateneo di Udine, Mario Baratta dell’Università di Torino, Giuseppe Bertoni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Pierlorenzo Secchiari, Marcello Mele, Antonella Serra e Giampiero Conte dell’Università di Pisa, Antonella Baldi dell’Università di Milano.

Il seminario, in italiano e inglese, rientra nel programma varato dall’ateneo friulano, sostenuto dalla Fondazione Crup, di apertura a visiting professors che, nel corso dell’anno accademico, saranno a Udine per tenere seminari, lezioni e conferenze, con l’obiettivo qualificare sempre più i percorsi di internazionalizzazione, offrendo competenze di massimo livello agli studenti e rafforzando ulteriormente le interazioni con atenei e centri di ricerca internazionali.

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