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I laureati di Parma più giovani della media, più regolari negli studi e soddisfatti del corso di studio scelto

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I laureati dell’Università di Parma coinvolti nel XIII Profilo dei laureati italiani – presentato venerdì 27 maggio dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea all’Università di Sassari al convegno “Qualità e valutazione del sistema universitario” - sono i giovani usciti dall’Ateneo nel 2010: in tutto 4.528. Di questi la ricerca ne ha analizzati 3809: 2.417 laureati di primo livello e 1.392 laureati nei percorsi specialistici biennali. La transizione dal vecchio al nuovo sistema universitario può dirsi ormai completata. Infatti, i laureati 2010 pre-riforma sono solo il 6 per cento del totale. Terminata la fase caratterizzata dalle performance inevitabilmente eccellenti dei primi arrivati al traguardo della laurea, la documentazione presentata nel Rapporto di quest’anno consente significativi riscontri sulle caratteristiche, divenute nel frattempo più stabili, dei percorsi formativi post-riforma.
DAL 2004 AL 2010: COME CAMBIANO I LAUREATI DI PARMA CON LA RIFORMA
Per capire gli effetti della riforma è possibile fare un confronto tra il complesso dei laureati di Parma del 2010 e i loro “fratelli maggiori” che hanno concluso gli studi in corsi pre-riforma nel 2004, anno significativo di riferimento. Dal confronto si conferma una figura di neodottore più giovane alla laurea, più regolare negli studi, con maggiori esperienze di stage.

L’età media alla laurea nel complesso dei laureati di Parma del 2010 è di 26 anni contro i 27,3 anni dei laureati pre-riforma usciti nel 2004 (e scende ulteriormente a 24,8 anni per i laureati di primo livello 2010). Il valore inoltre è influenzato, in negativo, dalla consistenza dei laureati di Parma che si sono immatricolati con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica dei 19 anni: nel 2010 sono stati il 17% nel complesso; con una punta del 26% per i laureati specialistici.

I laureati dell’Università di Parma, nel loro complesso, vengono soprattutto da famiglie dove il titolo accademico entra per la prima volta in casa: il 69,5% ha entrambi i genitori non laureati.

Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, gli effetti positivi sulla regolarità negli studi sono evidenti: i laureati pre-riforma di Parma in corso nel 2004 erano appena il 13% contro il 45% del complesso dei laureati del 2010. In questo caso con notevoli differenze tra i cicli di studio: sono in corso 45 laureati su cento di primo livello, quota che sale al 54% tra gli specialistici.

Con la riforma crescono notevolmente anche le esperienze di tirocinio e stage che coinvolgevano il 13% dei laureati di Parma del 2004 contro il 51% dei laureati 2010.

La tendenza al proseguimento degli studi, già elevata prima dell’avvio della riforma (riguardava il 44% dei laureati pre-riforma di Parma del 2004), viene confermata in misura maggiore: 58 laureati su cento di Parma intendono formarsi ulteriormente dopo aver conseguito il titolo. La percentuale si dilata in modo particolare, raggiungendo il 76%, fra i laureati di primo livello del 2010.

I LAUREATI DI PRIMO LIVELLO 2010 DELL’UNIVERSITÀ DI PARMA
Il traguardo della laurea è raggiunto in media a 24,8 anni; la media nazionale è di 25,9. La regolarità negli studi per i laureati di Parma è più elevata della media nazionale: il 45% conquista il titolo in corso (con un 25% che si laurea al primo anno fuori corso) contro il 38% del complesso dei laureati di primo livello.

La riforma universitaria ha portato anche ad un aumento dei laureati che frequentano regolarmente le lezioni: il 72% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti; è il 68% a livello nazionale.

Il 73% dei laureati di primo livello di Parma ha entrambi i genitori non laureati; la media nazionale è del 75%.

I laureati dell’Università di Parma di primo livello che hanno svolto tirocini e stage sono il 53%, percentuale inferiore alla media nazionale (62,5%). L’esperienza di studio all’estero coinvolge il 7% laureati di primo livello di Parma (4 con programma Ue). La media nazionale è del 10,5% (5,2% con Erasmus). L’88% dei laureati dell’Università di Parma si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 33% lo è “decisamente”). Nella media nazionale i soddisfatti sono l’86%.

Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Università risponde “sì”, ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 69% dei laureati; la media nazionale è il 66%. Una percentuale che aumenta considerando anche i laureati che si riscriverebbero all’Università di Parma, ma cambiando corso (8%).
E dopo la laurea? Il 76% dei laureati di Parma intende proseguire gli studi, meno di quanto avviene nel complesso dei laureati (77%). La gran parte dei laureati 2010 che ha espresso queste aspirazioni formative punta ad una laurea specialistica: il 64%.

I LAUREATI SPECIALISTICI 2010 DELL’UNIVERSITÀ DI PARMA
Performance particolarmente brillanti mostrano i laureati specialistici del 2010 di Parma. Che si tratti di laureati di qualità è confermato dalla loro particolare regolarità. L’analisi condotta mette in evidenza che si tratta di giovani che hanno concluso i loro studi in corso nel 49% dei casi – ed altri 34 su cento con un anno di ritardo – contro il 47,5% del complesso dei laureati specialistici.

L’età media alla laurea nel complesso dei laureati specialistici di Parma del 2010 è di 26,6 anni (la media nazionale è di 27,5 anni); valore che sarebbe ancora inferiore al netto del 26% di studenti che si sono immatricolati con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica.
La votazione finale è prossima al massimo (in media 106,9 su 110). I laureati specialistici di Parma, rispetto ai laureati di primo livello, sono favoriti dall’ambiente familiare di provenienza che li vede uscire nel 30% dei casi da famiglie con almeno un genitore laureato.

Nell’esperienza formativa dei laureati specialistici si riscontrano indici particolarmente elevati di frequenza alle lezioni: 78 laureati su cento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. Si riscontra, inoltre, una consistente esperienza di stage, che coinvolge complessivamente 53 laureati specialistici di Parma su cento; a livello nazionale è il 55%.

La quota di chi compie esperienze di studio all’estero è del 13%.

L’esperienza universitaria compiuta con la laurea specialistica risulta ampiamente apprezzata (sono decisamente soddisfatti 39 laureati su cento, altri 53 esprimono comunque una valutazione positiva). Tanto che 78 laureati su cento la ripeterebbero.

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