Agli illustri ospiti il Magnifico Rettore, prof. Ivano Dionigi, rivolgerà il saluto dell'Università di Bologna, in previsione di una collaborazione che porterà alla rilevazione e conservazione di documenti ebraici di grande significato storico-artistico, quali, in primis, la scritta che compare sulla facciata di Palazzo Bocchi (vedi foto in allegato). Tale iscrizione, che misura quasi trenta metri di lunghezza per circa mezzo metro di altezza, è scolpita in un materiale fortemente deperibile, l'arenaria; unico esempio al mondo di una scritta in ebraico concepita da non ebrei per non ebrei durante il Rinascimento, in epoca di Riforma Cattolica e di Inquisizione, sarà oggetto di un'analisi investigativa,
attraverso strumenti diagnostici prototipali, per procedere ad una conservazione programmata attraverso rilevazioni nel tempo e ad una conoscenza approfondita e accessibile a tutti - via Internet - del prezioso documento, la cui lettura sarà facilitata grazie alle tecniche di restauro virtuale: sarà inoltre realizzato un rilievo tridimensionale mediante tecniche di scansione laser in 3D che consentirà la realizzazione di un modello in scala 1:1 dell'iscrizione. Questa prima sperimentazione servirà a mettere a punto strumentazione e metodologie che potranno quindi essere proficuamente utilizzate per la documentazione e la valorizzazione di altre importanti opere all'aperto del vasto patrimonio artistico di Bologna.
A presentare il progetto saranno il prof. Giuseppe Maino (ENEA, Bologna), che illustrerà le tecniche informatiche, e il prof. Lucio Pardo (Bononia Civitas Docta) che narrerà la storia del proprietario del Palazzo e della celebre scritta. La prof.ssa Donatella Biagi Maino modererà l'incontro.
Mercoledì 22 giugno, ore 16, Accademia delle Scienze, via Zamboni 31, Bologna
Università di Bologna - Conservazione, restauro e valorizzazione dei beni culturali ebraici
