Un ferrarese nella Commissione Grandi Rischi Vulcanici
Nel caso specifico, in primis l’Etna – di cui Coltoti è uno dei massimi esperti, ma di tutti i vulcani italiani attivi a rischio, ovvero Vesuvio e Campi Flegrei in primis, Stromboli e Vulcano, Ischia, Marsili e Isola Ferdinandea, nonchè quelli quiescenti o spenti ma che possono creare problemi per la salute per capire le possibilità di una eruzione in un prossimo futuro.
“Il nostro compito – spiega Coltorti – sarà anche quello di dare tutte le possibili indicazioni alla Protezione Civile per la stesura di un piano di mitigazione del rischio e di eventuale evacuazione della popolazione. Questa sarà indubbiamente la parte più difficile e “a rischio”, perchè si tratterà di stabilire quali abitazioni potrebbero reggere un certo carico dovuto allo spessore della cenere che potrebbe cadere in una determinata zona, quali edifici potrebbero crollare, impedendo quindi sia l’accesso alle zone più colpite dall’eruzione sia la fuga degli abitanti”.