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Rapporto AlmaLaurea 2012: i laureati dell'Università di Ferrara ed il lavoro

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ferrara-logoL’indagine ha riguardato complessivamente 3.600 laureati dell’Università di Ferrara. La sintesi qui riportata riguarda solo i laureati triennali e specialistici biennali usciti nel 2010 e intervistati dopo un anno; i laureati specialistici biennali usciti nel 2008, intervistati dopo tre anni; i laureati pre-riforma del 2006, intervistati dopo cinque anni.
I laureati di Ferrara del 2010 alla prova del lavoro

L’indagine ha coinvolto, con tassi di risposta tra il 91 e il 93%, 1.558 laureati triennali e 633 laureati specialistici biennali usciti dall’Università di Ferrara nel 2010 e intervistati dopo un anno, nel 2011.

Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Ferrara, è pari al 50%, un valore superiore alla media nazionale (44%). L’occupazione tiene per i laureati ferraresi di primo livello. Tra gli occupati triennali di Ferrara, il 38% è dedito esclusivamente al lavoro, il 12% coniuga la laurea specialistica con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea specialistica è il 47%: il 35% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre, come si è detto, il 12% studia e lavora. Dodici laureati triennali di Ferrara su cento non lavorando e non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro.

Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, a un anno dalla laurea, 33 laureati su cento di primo livello di Ferrara (la media nazionale è del 36%). I laureati che lavorano in condizioni di precarietà (soprattutto con contratti a tempo determinato) sono il 66,5%.

Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si attesta su valori intorno ai mille euro al mese: a un anno dalla laurea i laureati di primo livello di Ferrara guadagnano 985 euro mensili netti; la media nazionale è di poco inferiore: 942 euro.

L’analisi deve tenere conto che si tratta di giovani che nella maggioranza dei casi continua gli studi, rimanda cioè al post-laurea di tipo specialistico il vero ingresso nel mondo del lavoro.

Cosa avviene, dunque, ai laureati specialistici a un anno dalla laurea?

Il tasso di occupazione è buono: a dodici mesi dalla conclusione degli studi risulta occupato il 63% dei laureati specialistici dell’Università di Ferrara; un valore superiore alla media nazionale del 56%. Ma c’è anche il 16% dei laureati che continua la formazione, come a livello nazionale. Chi cerca lavoro è il 21% dei laureati specialistici di Ferrara, contro il 30% del totale laureati.

A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 37% dei laureati di Ferrara, più della media nazionale (33%). La precarietà coinvolge il 62,5% dei laureati specialistici di Ferrara.

Il guadagno è di poco superiore alla media nazionale: 1.158 euro mensili netti, contro i 1.056 del complesso dei laureati specialistici.

Tendenze del mercato del lavoro nel medio periodo: esiti occupazionali a tre e cinque anni dal titolo

Le crescenti difficoltà occupazionali incontrate dai giovani, neo-laureati compresi, negli ultimi anni si sono inevitabilmente riversate anche sui laureati di più lunga data, anche se occorre sottolineare che, col trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali migliorano considerevolmente.

Sono 539 i laureati biennali specialistici di Ferrara a tre anni dal titolo coinvolti nell’indagine, con un tasso di risposta dell’86%. Il 75% è occupato, due punti percentuali in più del complesso dei laureati specialistici a tre anni. Il 12% risulta ancora impegnato nella formazione. Chi cerca lavoro è il 12,5%. La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente (di 20 punti percentuali) tra uno e tre anni dal titolo, raggiungendo il 57% degli occupati (la media nazionale è del 55%). Le retribuzioni nominali arrivano, a tre anni, a 1.274 euro mensili netti (è di 1.227 a livello nazionale).

Le condizioni di lavoro migliorano ancora nel tempo: i laureati di Ferrara del 2006 (sono 222 laureati pre-riforma quelli indagati, con un tasso di risposta del 73%), intervistati dopo cinque anni raggiungono un tasso di occupazione dell’82%. Migliorano la stabilità  (che coinvolge il 71% dei laureati); il guadagno è di 1.290 euro; a livello nazionale è di 1.238 euro.

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