Prato, la presenza dell’Università compie venti anni
“Pur in un quadro di grande attenzione alle politiche di bilancio, dovuta alla progressiva diminuzione dei finanziamenti statali (-20 milioni di euro per il Fondo di Finanziamento Ordinario, solo negli ultimi due anni) – ha affermato il rettore Tesi – l’Ateneo si è impegnato a rinnovare per tre anni la convenzione con il consorzio PIN, a sostegno delle attività didattiche svolte nella sede di Prato”.
“Alla nostra richiesta di dare certezza di sviluppo al Polo di Prato mediante un impegno comune di carattere pluriennale – ha aggiunto Maurizio Fioravanti - si sono date risposte ampiamente positive, in particolare da parte del Comune, della Provincia, della Fondazione della Cassa di Risparmio. Con tutte le altre istituzioni e associazioni, dalla Camera di Commercio all’Unione Industriale, alle Associazioni artigiane e di categoria abbiamo rapporti strettissimi di collaborazione”.
A Prato l’Università è presente con le attività di cinque corsi di laurea di primo livello e due corsi di laurea magistrali, tutti scaturiti da un forte dialogo con il territorio e con buoni risultati occupazionali. Circa 1.300 gli studenti, di cui il 16% fuori sede, e 300 le nuove immatricolazioni. Il polo pratese è anche ricerca e alta formazione. In questo senso vanno letti, ad esempio, il rapporto di collaborazione con il Teatro Metastasio, un’importante collaborazione con il Comune di Prato per la formazione di funzionari pubblici, il seminario per lo studio delle relazioni con la Cina, giunto alla sua quarta edizione, la realizzazione di progetti per diplomati per collaborare al potenziamento della formazione tecnica superiore a Prato.
Alla manifestazione odierna erano presenti i presidi delle facoltà dell’ateneo fiorentino Franca Maria Alacevich (Scienze politiche), Stefano Manetti (Ingegneria), Gian Franco Gensini (Medicina e chirurgia), Riccardo Bruscagli (Lettere e Filosofia) e, in rappresentanza della facoltà di Economia, Simone Guercini, presidente del corso di laurea in Management internazionalizzazione e qualità. Alessandro Maria Vannucchi, associato di Ematologia alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, ha tenuto una prolusione su "I progressi nella terapia delle leucemie: un modello di terapia mirata".