Una babele di lingue a Ca' Foscari
Attraverso la voce di scrittori e lettori di diverse nazionalità si potrà ascoltare un verso in hindi, un canto in turco, ma anche in polacco, neogreco, yiddish, armeno, persiano, cinese, coreano, ma senza dimenticare l’inglese, il francese, il tedesco per arrivare fino al latino, all’italiano, ovviamente, e persino alla lingua dei segni (LIS).
A Ca' Foscari lo studio delle lingue (e letterature straniere, moderne e antiche) è una priorità e un patrimonio da tutelare per le sue potenzialità e coinvolge anche importanti settori di studio e di ricerca scientifica rivolti alla analisi di lingue non più "parlate" ma delle quali ci sono rimase significative testimonianze. Insomma un ponte tra le lingue del presente e del passato, perché si possano davvero gettare le basi per un futuro rispettoso delle differenze nella reciproca comprensione e condivisione linguistica e culturale.
Quest’iniziativa si configura come un grande laboratorio linguistico, dove la convivenza di lingue diverse rappresenta una ricchezza culturale e sociale. Una maratona di parole dove si mescolano tutte le 40 lingue che si insegnano a Ca’ Foscari, la più fornita università di corsi di studi linguistici di tutta l’Europa.
Una festa del cosmopolitismo che ha alle spalle ormai varie edizioni con l’Auditorium costantemente pieno e un via vai di idee, poesie e persone in una festosa maratona linguistico-letteraria, una babele di parole di tanti paesi.
L'ingresso è libero e aperto a tutti.