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Mercato immobiliare senza sorprese: l'Università di Udine studierà come

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Definire una serie di procedure per guidare gli operatori nella corretta valutazione degli immobili nel momento della compravendita, così da aumentare le garanzie e la trasparenza per tutte le parti in causa. È l’obiettivo del progetto di ricerca “Due diligence immobiliare” che Banca Popolare FriulAdria (Gruppo Cariparma-Crédit Agricole) ha affidato all’Università di Udine per assicurare il rigore nell’analisi delle best practice sviluppate in materia sia in Italia che all’estero. A seguire il progetto sarà il Laboratorio di ricerca economica e manageriale del dipartimento di Scienze economiche e statistiche (Dies) dell’Ateneo friulano.
Con la recente introduzione obbligatoria del “protocollo Vea”, che consente di valutare le caratteristiche degli edifici in termini energetici e ambientali, la Regione Friuli Venezia Giulia si è posta all’avanguardia a livello nazionale.

«Il protocollo Vea disciplina la valutazione del livello di biosostenibilità dei singoli interventi in bioedilizia e aiuta a graduare i contributi previsti dalla legge», spiega il responsabile scientifico della ricerca, Luca Brusati. «Il nostro progetto va oltre – sottolinea Brusati, puntando a creare un sistema di procedure in grado di certificare il valore degli investimenti non solo dal punto di vista urbanistico, edilizio e giuridico, ma anche rispetto agli stili di vita di chi fruirà dell’immobile».

Il progetto sarà presentato al pubblico venerdì 29 maggio, alle 17, presso Palazzo Montereale Mantica, in Corso Vittorio Emanuele 56, a Pordenone, in occasione di un convegno patrocinato da Federconsumatori e sponsorizzato anche da Unipol Assicurazioni. «In un momento di grande incertezza del mercato come quello attuale puntiamo senz’altro su una maggiore qualità dei nostri servizi per garantire agli acquirenti che le caratteristiche degli investimenti da noi proposti corrispondano a criteri avanzati e consolidati in campo internazionale», spiega Alberto Marchiori, direttore dell’omonima agenzia immobiliare pordenonese, che aprirà i lavori.

«Questo progetto evidenzia come procedure trasparenti di gestione aziendale contribuiscano a creare fiducia tra venditori e acquirenti, e dunque consentano un più efficace funzionamento dei mercati – sottolinea il direttore del dipartimento di Scienze economiche e statistiche, Andrea Moretti –; data l’attualità del tema a livello locale abbiamo messo volentieri le nostre competenze a disposizione delle imprese di intermediazione, in modo da fornire loro un risultato rispondente alle reali esigenze del territorio».

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