Univ. di Verona - La videoteca universitaria “Pietro Roveda” si presenta
L’archivio audiovisivo ha come responsabile della struttura Stefano Capuzzo e come referente scientifico Alberto Agosti, docente di didattica.
Servizi e struttura. Valido supporto per lo studio, per la didattica e per la ricerca universitaria, luogo d’incontro dove condividere riflessioni, pensieri e momenti di dialogo e discussione, la videoteca “Pietro Roveda” è un punto di riferimento per studenti e docenti dell’intero Ateneo e delle scuole del territorio veronese. I servizi di prestito e consultazione su richiesta sono infatti usufruibili dai docenti e dagli studenti di tutte le Facoltà e dagli insegnanti di ogni ordine e grado delle scuole del centro e della provincia di Verona. Per quanto riguarda il prestito esso è gratuito e rinnovabile, ma limitato a scopi didattici o di ricerca. La videoteca offre inoltre la possibilità di effettuare singole proiezioni per più persone, fino a un massimo di venticinque, e facilita la fruizione da parte dell’utente mettendogli a disposizione cabine singole dotate di pc, lettore vhs e dvd, cuffie e digitale terrestre. La struttura raccoglie documenti riguardanti diverse tematiche educative e formative, è dotata di dizionari del cinema e di una rivista elettronica: “Rassegna stampa cinematografica”, costantemente aggiornata, per la consultazione delle recensioni dei più autorevoli autori del settore della critica cinematografica. La videoteca mette anche a disposizione una sala di video-consultazione con cinque postazioni multimediali e un maxischermo. È inoltre in corso la digitalizzazione di oltre cinquecento film in formato vhs, originali, non più presenti sul mercato.
Tematiche. Gli ambiti tematici spaziano da quello educativo a quello formativo. Le discipline interessate variano dalla Pedagogia e la Didattica alla Filosofia, alla Storia e alla Geografia, alla Sociologia, all’Antropologia, fino alla Medicina e alla Psicologia, includendo titoli riguardanti, tra i numerosi temi presenti nelle opere, la famiglia, l’infanzia, l’adolescenza, la scuola o problematiche e prospettive complesse come quelle del razzismo, dell’handicap o delle diverse abilità e dell’intercultura.