L’etica: DNA del rapporto uomo – lavoro
“Su questa base posta dal Concilio – ha detto il Rettore - noi ci sforziamo di formare i nostri giovani ad un impegno civile e sociale, partendo da una profonda coscienza cristiana”.
Alla cerimonia è intervenuto il giornalista Antonio Preziosi, Direttore del GR RAI, che ha parlato dell’etica giornalistica.
“L’etica – ha spiegato Preziosi – non conosce confini temporali o professionali. E’ un caposaldo necessario per qualsiasi attività, una sorta di DNA del rapporto uomo – lavoro”.
“Chi oggi frequenta l’Università deve sentirsi coinvolto dall’etica nello stesso modo”, ha affermato Preziosi. “I valori della correttezza, del rispetto e dell’onestà non sono affatto dissimili da quelli che bisogna portare nella propria ‘cassetta degli attrezzi’ fatta di esperienze e di qualità quando si va a fare un’intervista, seguire un vertice internazionale o raccontare un episodio di cronaca. Ed è proprio quando le vicende portano in primo piano le esperienze personali, i drammi familiari o le emergenze sociali che si deve fare strada non un dubbio, ma una certezza: il racconto del fatto non deve mai e ripeto mai ledere la dignità umana o sfociare in quella morbosa curiosità che troppo spesso vediamo in tv, sui giornali, sui siti web”.
“Pensando ai giovani e al nostro mercato del lavoro – ha continuato il Direttore del GR RAI – non posso che trarre come comune denominatore di chi aspira ad accedere al mondo del giornalismo un’alta formazione: studiare tanto, bene, le materie e i percorsi giusti, in luoghi di eccellenza formativa”
Antonio Preziosi ha concluso il suo intervento con queste parole rivolte agli studenti: “Credo convintamente che l’Università – momento formativo fondamentale prima del vostro ingresso nel mondo del lavoro – debba aggiungere questo importante compito ai tanti che già ha nei vostri confronti. Insegnarvi a ‘leggere’ il mondo non con cannibalismo, ma con rispetto e prudenza. E anche in questo, non a caso, l’etica gioca un ruolo fondamentale”.