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Intel premia ricercatori e idee dell’Università di Bologna

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A fine novembre è toccato a Stem Sel, proposta di spin off bolognese, che ha ricevuto insieme ad altri tre finalisti del Premio Nazionale per l’Innovazione 2012 il riconoscimento speciale assegnato da Intel Italia. A fine ottobre era stato il turno di Chiara Buratti, 36 anni, ricercatrice dell’Alma Mater dal 2011 e di Michele Rossi e Bojan Milosevic, dottorandi dell’Ateneo. A loro erano andati rispettivamente il premio per i più brillanti ricercatori a inizio carriera, nell’ambito dell’Intel Early Career Faculty Honor Program, e il premio per i dottorandi di ricerca più promettenti, grazie all’Intel Doctoral Students Honor Programme.
In una selezione altamente competitiva con numerosi candidati eccellenti da diverse università e aree di ricerca, i bolognesi sono stati selezionati e premiati. A far loro compagnia altri 8 ricercatori e 23 dottorandi provenienti dai più prestigiosi atenei europei, tra i quali l’ETHZdi Zurigo, l’EPFL di Losanna, l’Imperial college di Londra solo per citarne alcuni.

Chiara Buratti si occupa di ricerca nell’ambito delle reti radio di sensori, con particolare riferimento alle applicazioni per la smart city: lampioni, controllati da dispositivi radio, che variano in maniera intelligente il livello di luminosità riducendo i consumi energetici o la rete radio utilizzata per identificare velocemente zone a elevato traffico e comunicarle prontamente agli utenti. È proprio per continuare la ricerca su questi filoni che Chiara spenderà il premio assegnatole, serbandone anche una parte per stringere i rapporti con i ricercatori Intel e recarsi presso i loro laboratori. La ricercatrice dell’Ateneo, che ha trascorso un periodo di ricerca presso il CNRS in Francia ed è coinvolta in numerosi progetti finanziati dalla Commissione Europea, non è nuova a premi e riconoscimenti: nel 2010 aveva vinto un premio nazionale per la miglior tesi di dottorato in telecomunicazioni. L’anno precedente a San Pietroburgo aveva invece ricevuto il best paper award a una conferenza scientifica internazionale.

L’Intel Early Career Faculty Honor program è stato creato da Intel per stringere contatti con i più brillanti ricercatori a inizio carriera e offrire loro supporto economico e opportunità di networking. Già sperimentato negli Stati Uniti, nel 2012, per la prima volta Intel ha deciso di creare un analogo riconoscimento europeo. All’inizio dell’anno Intel ha quindi visitato 16 tra le più attive ed eccellenti università europee, svizzere e russe: l’Università di Bologna è stata l’unico ateneo italiano a essere incluso. Alle università Intel ha chiesto di presentare candidature di giovani e brillanti ricercatori assunti da meno di 4 anni. Ne sono giunte 33 in campi che andavano dalle smart cities al visual computing e nove giovani scienziati sono stati selezionati, tra cui, appunto anche Chiara Buratti.

L’Intel Doctoral Students Honor Programme viene invece assegnato a dottorandi promettenti. Il programma nasce per promuovere l’innovazione in aree chiave e sviluppare una pipeline di talenti per la futura forza lavoro di Intel. La selezione per il 2012 -2013 è stata un processo altamente competitivo con quasi 70 candidati da 16 atenei. A Bologna i premi assegnati sono stati due, entrambi per dottorandi del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia elettrica e dell'Informazione «Guglielmo Marconi». Bojan Milosevic si occupa di Body Area Network energeticamente efficienti per tracciare e analizzare il movimento nel gruppo di Luca Benini che opera nell’ambito dei sistemi elettronici per l’efficienza energetica e gli ambienti intelligenti. Michele Rossi si occupa di interfacce elettroniche per nanosensori nel gruppo di Marco Tartagni, che ha l’obiettivo di realizzare interfacce microelettroniche a bassissimo rumore e bassissima potenza per sensori avanzati per applicazioni biomediche, per l'ambiente e l'agricoltura.

Per quanto riguarda Stem Sel, la proposta di spin off nata all’interno del Dipartimento di Chimica dell’Ateneo bolognese, supportata dalle agevolazioni Spinner 2013 e vincitrice dell’ultima edizione della StartCup 2013, grazie al riconoscimento Intel, avrà accesso diretto alla seconda fase di selezione per il round europeo dell'Intel Business Challenge, competizione tra business plan per studenti universitari, laureati e giovani imprenditori. Oltre all’accesso alla competizione europea, Intel Italia ha messo inoltre in palio un premio molto speciale: un incontro riservato con Marcos Battisti, Managing Director di Intel Capital, la società di Intel che negli anni ha investito miliardi di euro nell’acquisizione e sviluppo di realtà imprenditoriali innovative e dall’alto potenziale in tutto il mondo. Ai rappresentanti del progetto sarà quindi data la possibilità di illustrare il loro business plan per convincere l’importante executive di Intel della bontà del progetto. Nella stessa occasione, inoltre, ha anche ricevuto il premio GREAT Britain dell’ UK Trade&Investment da parte del Consolato Generale Britannico di Milano per il progetto d’impresa con maggiore potenzialità e propensione all’internazionalizzazione, guadagnandosi l’accesso ai servizi di partenariato con aziende, enti e centri di eccellenza in Gran Bretagna, nonché con gli specialisti di settore UKTI, in grado di fornire indicazioni ed illustrare le potenzialità del mercato d’oltremanica. L’idea alla base di Stem Sel consiste nello sviluppo, ingegnerizzazione, produzione e commercializzazione di “Celector”, una strumentazione per la selezione di cellule staminali da tessuti “di scarto” per applicazioni in medicina rigenerativa.

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