Univ. di Verona - Inaugurazione del XXX Anno Accademico
La cerimonia sarà l’occasione per festeggiare un significativo traguardo dell’Università di Verona che festeggia i suoi 30 anni di autonomia. L’ateneo scaligero oggi è annoverato dal Censis tra i grandi atenei grazie ai suoi 23 mila studenti. Un’istituzione che investe in ricerca e proietta i giovani nel mondo del lavoro. Per il 2013, infatti, l’ateneo scaligero ha destinato alla ricerca scientifica 13 milioni di euro. Inoltre, secondo il consorzio Almalaurea, il 63% dei laureati a Verona trova un’occupazione ad un anno dalla laurea, il 19% in più della media nazionale. Un’università di respiro internazionale che collabora con 217 Università partner appartenenti a 27 Paesi europei.
Momento significativo della cerimonia la prolusione affidata a Francesco Bifari, 38 anni, dottore di ricerca del laboratorio di Neurofarmacolgia dell’ateneo scaligero attualmente in missione all’università cattolica di Leuven, Belgio. Il rettore ha, infatti, voluto rendere protagonista della giornata una delle più giovani e brillanti menti della ricerca di ateneo. Bifari interverrà sul tema “Staminali del cervello: uno, nessuno, centomila. Dalla ricerca di base nuove possibilità terapeutiche”. La prolusione farà luce sui risultati e le prospettive di una ricerca sulle cellule staminali meningee, guidata da Bifari e dalla moglie Ilaria Decimo, giovane ricercatrice dell’università di Verona, in collaborazione con i laboratori di “Farmacologia” e di “Ricerca sulle cellule staminali” dell’Università di Verona, diretti rispettivamente da Guido Fumagalli e da Mauro Krampera. La ricerca dimostra che le meningi del midollo spinale contengono cellule staminali che si attivano in seguito ad un trauma. Secondo i risultati del lavoro queste cellule staminali meningee aumentano di numero e migrano all’interno del midollo spinale dove prendono parte ai fenomeni reattivi e riparativi che insorgono in seguito al trauma.