L'Università dell'Insubria migliora i servizi di placement per i suoi laureati
«La novità sta soprattutto nell’idea di realizzare una sinergia all’interno dell’Ateneo tra Uffici diversi, coinvolgendo oltre all’Ufficio Placement, che è l’ufficio preposto alla attivazione di stage e tirocini e alla gestione dell’incontro domanda e offerta di lavoro per i neolaureati, anche altre strutture che se pur non direttamente impegnate in questi servizi possiedono competenze ed esperienze che possono essere valorizzate nel comune obiettivo di favorire la massima occupabilità dei laureati: dall’Ufficio Relazioni Internazionali, all’Ufficio Statistica, dal Presidio di qualità ai Manager didattici» sottolinea Michela Prest, delegata del rettore per l’Orientamento.
I servizi di placement dell’Università dell’Insubria sono già virtuosi: dall’inizio dell’anno accademico 2012/13 si sono registrati 17 inserimenti lavorativi diretti, 32 inserimenti lavorativi post stage e l’avvio di sette percorsi di praticantato commerciale/legale. Sono stati attivati anche 94 tirocini post laurea e avviati 7 piani personalizzati per servizi su target. Dalle aziende sono pervenute 54 offerte di stage (post laurea) e 41 Offerte di lavoro. Inoltre, l’Ateneo è uno dei primi in Italia ad avviare l’azione “standard setting” del Programma FIxO, per la sperimentazione di standard di qualità nei servizi di placement, ed è uno dei primi in Italia ad aver attivato un contratto di laurea in apprendistato. «Sono soltanto dieci i contratti di laurea in apprendistato attivati in Italia: sette in Lombardia, uno di questi attivato proprio all’Università dell’Insubria a Como nello scorso mese di dicembre, con una studentessa del corso di laurea in Scienze del Turismo. Per valutare nuovi percorsi di laurea in apprendistato il prossimo 5 luglio è già stato fissato un incontro tra esperti di Italia Lavoro, docenti dell’Università, personale dell’Ufficio Placement e rappresentanti delle imprese e delle associazioni di categoria per approfondire tutte le opportunità aperte dai nuovi percorsi di laurea, master e dottorato di ricerca in apprendistato e verificare da subito possibili collaborazioni tra Università e mondo del lavoro» aggiunge Maria Lambrughi, responsabile del Settore Orientamento e Diritto allo Studio.