Università di Firenze, un team dell'ateneo partecipa a competizione di robot sottomarini
SAUC-Europe (www.sauc-europe.com) ha lo scopo di promuovere innovazione e tecnologia per incoraggiare l’interesse di giovani ingegneri e studiosi nei confronti delle tecnologie sottomarine.
Il team fiorentino, composto esclusivamente da studenti della Scuola di Ingegneria ha costruito un veicolo chiamato FeelHippo. Progettato da zero, facendo tesoro dell’esperienza accumulata durante la gara dello scorso anno - a cui UNIFI a partecipato per la prima volta con il robot Turtle - FeelHippo è stato realizzato con il contributo di ECM SPA di Pistoia. E’ un veicolo modulare basato su una struttura portante in alluminio (costruita su progetto degli studenti dall’azienda STERN PROGETTI srl) che consente di avere una estesa superficie trasparente in plexiglass. Una delle innovazioni maggiori è la presenza di un modem acustico a bordo, prodotto da AppliCon srl, utilizzabile per la comunicazione in navigazione subacquea.
Oltre all’Università di Firenze, sarà in gara solo un altro team italiano, quello dell’Università Politecnica delle Marche. Le altre concorrenti sono l’ENSTA Bretagne, l’Università di Cambridge, l’Università de Las Palmas de Gran Canaria, l’Università del West England, l’Heriot-Watt University di Edimburgo. Con il gruppo di questa Università il team fiorentino è “alleato” per sostenere una delle sfide della competizione 2013, che prevede una missione in cooperazione con un secondo veicolo.
La Heriot-Watt University è anche partner del progetto europeo ARROWS sulla robotica sottomarina per scopi archeologici, coordinato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIEF) dell’Università di Firenze.
La squadra fiorentina è composta da Fabio Bartolini, Roberto Conti, Riccardo Costanzi, Jonathan Gelli, Enrico Meli, Marco Natalini, Alessandro Ridolfi, Lorenzo Aloise, Andrea Baldini, Andrea Dabizzi, Valentina Daddi, Cinzia Galassi, Emilio Lupi, Elia Mazzuoli e Marco Pagliai che hanno lavorato sotto la supervisione di Benedetto Allotta e di Paolo Toni del Dipartimento di Ingegneria Industriale.