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Dal Nobel per la Fisica un messaggio di speranza per i giovani ricercatori italiani

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Peter Higgs"L'Università di Pisa ha accolto con entusiasmo e orgoglio la notizia del Premio Nobel per la Fisica assegnato ai professori Peter Higgs e Francois Englert, le cui intuizioni devono molto al contributo che i ricercatori pisani, a partire dal professor Guido Tonelli, hanno dato alla scoperta del 'bosone' nei laboratori del CERN". È questo il primo commento del rettore Massimo Augello all'indomani della decisione del Comitato di Stoccolma di premiare l'aspetto teorico del lavoro sulla cosiddetta "particella di Dio".
Questo prestigioso riconoscimento, che attesta la forza e la vitalità della ricerca italiana, deve diventare secondo il rettore un'occasione per sviluppare una riflessione più ampia sullo stato di salute del settore. "Pochi giorni fa - ha continuato il professor Augello - sono stati diffusi gli ultimi risultati sugli Advanced Grants dell'European Research Council, che hanno premiato 19 progetti italiani sui 284 finanziati a livello europeo, tra i quali anche uno pisano nel campo delle scienze cognitive. L'insieme dei dati sugli ERC indica che i ricercatori italiani, con 385 progetti finanziati in totale, si dimostrano altamente competitivi nel contesto europeo. C'è tuttavia da sottolineare una nota dolente su cui riflettere: quasi il 40% di questi progetti, pur vinti da studiosi italiani, si svolgono in istituzioni all'estero".

"Per questo - ha concluso il rettore - mi associo alla richiesta formulata dal professor Tonelli, che dal successo registrato ieri parta un messaggio di speranza per i giovani che operano nel mondo universitario italiano, un messaggio di cui anche la politica si deve fare ora carico".

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