Il Ministro degli Esteri del Kurdistan domani all'Università di Perugia
Il Ministro sarà accompagnato dall'Alto Rappresentante del Governo Kurdo in Italia, dottoressa Rezan Kader e dal Vice Presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria Lignani Marchesani; saranno inoltre presenti il professore emerito Antonio Pieretti e il prof. Paolo Rossi dell’Ateneo perugino.
Il Kurdistan vuole crescere anche dal punto di vista culturale, promuovendo sinergie e scambi tra le proprie istituzioni educative e quelle europee. In tal senso si inserisce la convenzione già stipulata con l'Università di Perugia per lo scambio di studenti, giovani ricercatori e visiting professor e per lo sviluppo di iniziative di ricerca congiunte. Argomenti che saranno oggetto dell'incontro di domani con il Magnifico Rettore.
Il Kurdistan, regione autonoma della Repubblica Federale dell'Iraq (status giuridico internazionale con forte autonomia riconosciuta nella Costituzione dell'Iraq), attualmente ha acquisito un ruolo geopolitico molto rilevante, non solo per le sue ricchezze di materie prime (petrolio e gas), ma anche in quanto alleato strategico degli Stati Uniti nell'area del Medio Oriente nella fase post Saddam, tanto più ove si consideri che il Kurdistan confina con Siria e Iran.
La Conferenza, in programma nel pomeriggio di domani a Palazzo Manzoni, costituisce un’importante opportunità per ascoltare la testimonianza autorevole del Ministro degli Esteri del Kurdistan iracheno sulla situazione in atto nel Medio Oriente, tra crisi siriana e tentativi di disgelo con l'Iran e la comunità internazionale e le prospettive di un'area le cui sorti non sono più così lontane dall'Occidente europeo. Come sta accadendo in questi giorni, infatti, si sta per inaugurare la pipeline tra Kurdistan e Turchia, destinata a mutare gli equilibri nell'approvvigionamento energetico dell'Europa e anche dell'Italia.