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Politecnico di Milano e MAE per la Tanzania

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Il know how scientifico e didattico in cinque settori dell’Ingegneria oltre che le competenze amministrative del Politecnico di Milano saranno messe a disposizione di tre università della Tanzania: il “Dar es Salaam Institute of Technology”, il “Mbeya Institute of Science and Technology” e l’”Arusha Technical College”. L'obiettivo, che sarà raggiunto formando docenti e personale amministrativo locale, è il consolidamento di competenze e capacità in particolare nei campi dell’Ingegneria Meccanica, Elettronica, delle Telecomunicazioni, Civile e Chimica. Beneficiari finali saranno in primo luogo lo staff delle tre Università, gli studenti tanzani e un ampio spettro di soggetti pubblici e privati con cui le università interagiscono.
Ma perché un progetto di Capacity building nel settore dell’ingegneria in Tanzania?
Emanuela Colombo, Delegato del Rettore alla Cooperazione e sviluppo del Politecnico di Milano, sostiene che “quello dell’istruzione e formazione scientifica e tecnologica è da sempre un settore chiave per superare il "development divide" e la lotta contro la povertà affrontando queste sfide con le giuste competenze”.

L’iniziativa si sviluppa nell’ambito del programma di cooperazione allo sviluppo denominato Technical Education and Labour Market Support (TELMS), finanziato interamente a dono dalla Cooperazione Italiana ovvero dal nostro Ministero degli Affari Esteri (DGCS/MAE), e gestito in collaborazione con il Ministero della Comunicazione, Scienza e Tecnologia della Repubblica Tanzana Unita.
L’iniziativa di cooperazione che, secondo il Capo-programma Daniele Cristian Passalacqua (Esperto della Cooperazione Italiana/MAE), ha conseguito apprezzabili risultati nel contesto nazionale tanzano, è destinato ad avere un forte impatto sullo sviluppo socio-economico del Paese, attraverso il miglioramento delle strutture di formazione ed istruzione di tipo tecnico-ingegneristico ed un sostegno a favore dell’occupazione ed inserimento dei giovani tecnici ed ingegneri nel mercato del lavoro.

Il programma si è sviluppato in una serie di interventi:

  • la fornitura di apparecchiature tecnico-didattiche all’avanguardia di fabbricazione italiana per i laboratori dei politecnici tanzani;
  • una campagna di sensibilizzazione ed un programma di borse di studio per promuovere la partecipazione delle giovani donne tanzane nel settore della formazione tecnico-ingegneristica;
  • l’istituzione di tre uffici per l’impiego e l’orientamento professionale;
  • la creazione di un portale web con motori di ricerca per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e lo scambio di informazioni tra le industrie e le istituzioni accademiche;
  • l’aggiornamento e upgrading dell’offerta formativa locale attraverso un complesso programma di attività di pianificazione e formazione formulato in collaborazione tra il Politecnico di Milano, gli esperti della Cooperazione Italiana e i tre politecnici tanzani beneficiari dell’iniziativa.

Le fasi del progetto

La prima fase del progetto prevede una settimana di “missione” a Milano: dal 3 al 7 febbraio 2014 i tre Rettori delle università tanzane, insieme agli esperti della Cooperazione Italiana (DGCS/MAE) e i professori di quattro dipartimenti del Politecnico di Milano, condurranno un workshop volto alla pianificazione e all’approfondimento delle strategie del progetto di cooperazione e della partnership tra l’ateneo milanese e quelli tanzani, approfondendo la conoscenza dei meccanismi di gestione della nostra Università a livello di didattica, ricerca e cooperazione tecnologica con le imprese del territorio.

Nella seconda fase, invece, i docenti e i ricercatori tanzani di ciascun Ateneo per ciascuna delle cinque aree di interesse del progetto (Meccanica e Meccatronica; Elettronica e Informatica; Telecomunicazioni; Ingegneria Civile; Chimica) assieme a personale amministrativo specializzato nel legame con il settore privato, beneficeranno di un periodo di formazione di 3 settimane a Milano. Una vera full immersion nel mondo politecnico: seguiranno programmi didattici concernenti le relative aree di interesse, verranno loro illustrate le metodologie didattiche e il sistema di valutazione in uso al Politecnico di Milano ma soprattutto scopriranno i progetti di ricerca in corso e capiranno come programmare, finanziare, portare avanti la ricerca, una volta che i suoi risultati sono stati brevettati o licenziati. Lavorando a stretto contatto con i docenti dell’ateneo milanese impareranno come rapportarsi al mercato nazionale e internazionale anche dal punto di vista amministrativo.
Un bagaglio prezioso di conoscenze e indicazioni pratiche che permetteranno loro di essere validi accademici in Tanzania e rilanciare lo sviluppo delle università tanzaniane.

L’ultima fase prevede che sia il Politecnico a “volare” in Africa: due docenti per ciascuna area di ricerca terranno un corso di una settimana a Dar es Salaam a cui parteciperanno 60 docenti e ricercatori provenienti dalle tre università tanzaniane. I contenuti dei corsi saranno resi disponibili anche su una piattaforma on line in modo da poter raggiungere il massimo numero di persone possibile. La piattaforma garantirà la sostenibilità e il proseguimento del partenariato tra gli esperti italiani e quelli tanzani, che potranno restare in contatto e continuare ad aggiornarsi al passo con il celere sviluppo tecnologico che caratterizza questo settore specifico.
Il progetto prevede infine tre borse di Dottorato al Politecnico di Milano per dei docenti tanzaniani selezionati su base meritocratica che si occuperanno di far proseguire la collaborazione anche oltre la conclusione del progetto.

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