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L’identikit dei laureati all’università di Verona nel 2013

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Più regolari negli studi, si laureano in tempi più brevi rispetto ai colleghi degli altri atenei italiani, frequentano con maggior costanza le lezioni, hanno un maggiore contatto con il mondo del lavoro, grazie a stage e tirocini, e vanno all’estero per esperienze di studio e lavoro con più frequenza rispetto alla media nazionale. E’ questo l’identikit dei laureati triennali, magistrali e a ciclo unico all’università di Verona nel 2013. I dati, contenuti nel XVI rapporto sul profilo dei laureati condotto dal Consorzio interuniversitario Almalaurea, sono stati presentati questa mattina, giovedì 29 maggio, all’università di Scienze Gastronomiche di Bra durante il convegno“Opportunità e sfide dell’istruzione universitaria in Italia”.
L’indagine ha coinvolto 230 mila laureati del 2013 di 64 atenei aderenti al Consorzio interuniversitario. Per l’ateneo scaligero il campione è composto da 4328 laureati nel 2013 di cui 3067 laureati di primo livello, 965 laureati magistrali e 245 laureati nei corsi di laurea a ciclo unico.

I laureati di primo livello 2013 dell’università di Verona

L’83% dei laureati di primo livello dell’università di Verona non ha i genitori laureati; la media nazionale è del 74%. Significa che per la maggioranza dei casi il titolo accademico entra per la prima volta in famiglia. Il traguardo della laurea è raggiunto in media a 25,2 anni; la media nazionale è di 25,5. Più elevata è la regolarità negli studi: il 49% conquista il titolo in corso (con un 26% che si laurea al primo anno fuori corso) contro il 41,5% del complesso dei laureati di primo livello. Aumentano i laureati che frequentano regolarmente le lezioni: il 74% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti; è il 68% a livello nazionale. I laureati dell’università di Verona di primo livello che hanno svolto tirocini e stage sono il 73%, percentuale superiore alla media nazionale del 61%. L’esperienza di studio all’estero coinvolge il 13% dei laureati di primo livello dell’università di Verona; la media nazionale è del 10%. L’87% dei laureati dell’università di Verona, valore leggermente superiore alla media nazionale (85,5%), si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 30% lo è “decisamente”). Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Università risponde “sì”, ed allo stesso corso dell’ateneo, il 63% dei laureati, un valore di poco inferiore alla media nazionale (65%). Una percentuale che aumenta considerando anche i laureati che si riscriverebbero all’ateneo di Verona, ma cambiando corso (10%). E dopo la laurea? Il 57% dei laureati dell’università di Verona intende proseguire gli studi, molto meno di quanto avviene nel complesso dei laureati (76%). La modalità di prosecuzione più diffusa è la laurea magistrale (38,5%).

I laureati magistrali 2013 dell’università di Verona

Il 77% dei laureati magistrali non ha i genitori laureati. L’analisi condotta mette in evidenza che si tratta di giovani che hanno concluso i loro studi in corso nel 57,5% dei casi - ma altri 25 su cento terminano gli studi con un anno di ritardo - contro il 52% del complesso dei laureati magistrali. L’età media alla laurea nel complesso dei laureati magistrali dell’università di Verona del 2013 è di 27,4 anni (la media nazionale è di 27,8 anni). Nell’esperienza formativa dei laureati magistrali si riscontrano indici particolarmente elevati di frequenza alle lezioni: 69 laureati su cento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. Si riscontra, inoltre, una consistente quota di chi fa esperienza di stage: 77 laureati magistrali dell’università di Verona su cento; a livello nazionale è il 56%. Il 12,5% compie esperienze di studio all’estero; la media nazionale è del 15%. L’esperienza universitaria compiuta con la laurea magistrale risulta ampiamente apprezzata (sono decisamente soddisfatti 34 laureati su cento, altri 54 esprimono comunque una valutazione positiva). Tanto che 70 laureati su cento la ripeterebbero. Da segnalare che anche al termine degli studi magistrali rimane elevata la quota di chi intende proseguire la formazione: il 23% (in particolare, l’8% vuole fare il dottorato di ricerca).

I laureati magistrali a ciclo unico 2013 dell’università di Verona

L’approfondimento fa riferimento ai 245 laureati 2013 delle lauree a ciclo unico coinvolti nell’indagine. Si tratta di laureati più favoriti dall’ambiente familiare di provenienza, che li vede uscire nel 41,5% dei casi da famiglie con almeno un genitore laureato, in gran parte con diploma liceale (86,5%). Arrivano al traguardo a 26,4 anni (la media nazionale è 26,8) e sono più regolari del complesso dei laureati magistrali a ciclo unico: il 43% si laurea in corso contro il 34%. È assidua la frequenza alle lezioni: 61 laureati su cento di Verona dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. Il 35% fa esperienza di stage; a livello nazionale è il 41%. Il 14,5% compie esperienze di studio all’estero; la media nazionale è del 18%. L’esperienza universitaria compiuta con la laurea magistrale a ciclo unico risulta ampiamente apprezzata (sono decisamente soddisfatti 36,5 laureati su cento, altri 51,5 esprimono comunque una valutazione positiva). Tanto che 68 laureati su cento la ripeterebbero. Da segnalare che anche al termine degli studi magistrali a ciclo unico rimane elevata la quota di chi intende proseguire la formazione: il 68%.

Dal 2004 al 2013: come sono cambiati i laureati di Verona dopo la riforma universitaria

Per capire gli effetti della riforma è possibile fare un confronto tra il complesso dei laureati di Verona del 2013 e i loro “fratelli maggiori” che hanno concluso gli studi in corsi pre-riforma nel 2004, anno significativo di riferimento. Dal confronto si conferma una figura di neodottore più giovane alla laurea, più regolare negli studi, con maggiori esperienze di stage.

L’età media alla laurea nel complesso dei laureati di Verona del 2013 è di 25,9 anni contro i 27,9 anni dei laureati pre-riforma usciti nel 2004. Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, gli effetti positivi sulla regolarità negli studi sono evidenti: i laureati pre-riforma di Verona in corso nel 2004 erano appena il 12% contro il 50% del complesso dei laureati del 2013. Con la riforma crescono notevolmente anche le esperienze di tirocinio e stage che coinvolgevano il 34% dei laureati di Verona del 2004 contro il 71% dei laureati 2013. La tendenza al proseguimento degli studi, già elevata prima dell’avvio della riforma (riguardava il 48% dei laureati pre-riforma di Verona del 2004), viene confermata: il 50% intende proseguire, valore che si dilata in modo particolare, raggiungendo il 57%, fra i laureati di primo livello del 2013.

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