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Diritto allo studio, l’Università di Milano-Bicocca finanzia tutti i non beneficiari

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Tutti gli studenti in graduatoria per una delle borse di studio erogate dal CIDiS (Consorzio per il diritto allo studio) nell’anno accademico 2013/2014 e del prossimo anno accademico 2014/2015 che non hanno ottenuto la borsa o non potrebbero ottenerla l’anno prossimo per mancanza dei fondi necessari la riceveranno. Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Milano-Bicocca ha approvato nella seduta di ieri uno stanziamento di 1.800.000 euro (500 mila quest’anno e 1.300.000 per il prossimo) da destinare al finanziamento della borse per i cosiddetti studenti idonei non beneficiari.
Il finanziamento copre gli idonei non beneficiari iscritti al primo anno delle lauree triennali e magistrali e agli anni successivi delle lauree triennali.

Lo stanziamento è stato interamente finanziato con i fondi del bilancio di Ateneo.

Accanto a questo provvedimento è stata adottata anche una rimodulazione delle borse di studio erogate direttamente dall’Università.

In particolare, ai bandi per il conferimento delle borse di studio di Ateneo potranno partecipare gli studenti che hanno un reddito Iseeu poco sopra 20.728,45 euro, il limite previsto dal bando CIDiS, fino al limite massimo di 28.000 euro.

La riforma delle borse di Ateneo introduce anche la modulazione dell’importo in base alla provenienza geografica dello studente rispetto al comune sede del corso erogato: 1.000 euro per lo studente in sede (comune e provincia), 1.200 per lo studente pendolare (altra provincia lombarda) e 3.200 per lo studente fuori sede (comuni fuori dalla Lombardia con tempi di percorrenza superiori a 90 minuti).

I fondi stanziati per questa rimodulazione sono pari a 1.000.000 di euro.

«Questo nuovo sistema – chiarisce il rettore Cristina Messa – ha due obiettivi. Da una parte, mettiamo fine alla spiacevole situazione degli studenti idonei per una borsa di studio regionale che non riescono a ottenerla, rimanendo sospesi in graduatoria per molti mesi. Dall’altra, vogliamo avere un sistema di borse di studio sempre più efficace, evitando sovrapposizioni di reddito tra gli studenti che concorrono a una borsa per il diritto allo studio finanziata con i fondi del Miur e della Regione e gli studenti che concorrono alle borse di studio finanziate direttamente dal nostro Ateneo. In questo modo prevediamo anche un significativo aumento degli studenti borsisti».

Il piano di modifica delle borse di studio di Ateneo è stato concepito e discusso anche al “Tavolo” sul Diritto allo studio, che riunisce studenti e governance dell’Università. La nascita del “Tavolo” ha segnato l’avvio di una stagione di confronto costruttivo con gli studenti segnata da diverse riforme, tra le quali l’introduzione dei crediti di merito (comunicato stampa), il piano di incentivazione economica degli studenti con voti alti e esami nei tempi, senza vincoli di reddito, lanciato per la prima volta in Italia dall’Università di Milano-Bicocca.

«Il nuovo sistema di articolazione delle borse di studio – dice Alberto Giudici, presidente del Consiglio degli Studenti – al quale abbiamo potuto contribuire attivamente, armonizza le due tipologie di sostegno, quello regionale e quello universitario, garantendo al tempo stesso maggiore sicurezza e tranquillità agli studenti che hanno i requisiti per ottenere il sussidio».

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