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Prof a 31 anni grazie all'idea di ricerca. Marco Sgarbi a Ca' Foscari con la "chiave" ERC

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Professore universitario a 31 anni. La storia di Marco Sgarbi è eccezionale nel panorama accademico italiano: in media, la posizione di professore associato viene acquisita attorno ai 45 anni d’età (dati Anvur 2013). All’Università Ca’ Foscari Venezia, dove è appena entrato in servizio come associato nel Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, ha trovato terreno fertile per sviluppare una ricerca di 5 anni, finanziata dall’Unione Europea con 1,5 milioni di euro, dedicata allo studio della diffusione del pensiero aristotelico in lingua italiana durante il Rinascimento.
Sgarbi è stato tra gli otto italiani vincitori delle ultime borse di ricerca dello European Research Council per giovani ricercatori (su 3329 progetti presentati). Si tratta dell’unico progetto europeo sulla Filosofia finanziato nell’ultima tornata di ERC Starting Grant.

Sfruttando la possibilità di una ‘chiamata diretta’, l’ateneo veneziano ha offerto al giovane ricercatore un posto da professore associato. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha autorizzato la chiamata e co-finanziato la posizione da professore. Con i fondi ERC sarà creato un team di ricerca internazionale e multidisciplinare: nel corso della ricerca saranno coinvolti sette ricercatori che lavoreranno su diverse discipline con Marco Sgarbi e David Lines, direttore del dipartimento di Italiano all’università di Warwick (Inghilterra). È già stato aperto un primo bando per selezionare un dottorando.

«Uno degli elementi più frustranti per i giovani ricercatori che vogliono fare ricerca in Italia è l'assenza di "regole del gioco" certe – afferma Francesco Zirpoli, Prorettore alla Ricerca all’Università Ca’ Foscari -. Con i provvedimenti andati in vigore, Ca' Foscari rafforza delle certezze in tal senso, ovvero che il reclutamento debba privilegiare chi ha già dimostrato internazionalità della ricerca, qualità della produzione scientifica, progettualità della ricerca che si confronta con valutatori esterni autorevoli come quelli europei. La storia di Marco Sgarbi dimostra concretamente come Ca’ Foscari sia un ateneo aperto. Mi auguro che l’esempio del professor Sgarbi incoraggi altri giovani ricercatori a sfidare il mercato europeo dei finanziamenti per costruirsi il proprio futuro professionale a Ca’ Foscari».

«Attirare ricercatori di valore è una politica che il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali ha sempre perseguito – dichiara il direttore del dipartimento Luigi Perissinotto - Anche se non è facile, è possibile. Il caso di Marco Sgarbi lo dimostra. Sono sicuro che il suo contributo alla ricerca e alla didattica, considerato il suo curriculum e le sue esperienze internazionali, sarà di grande rilievo e contribuirà anche ad allargare la rete di relazioni scientifiche del nostro Dipartimento».

A Ca’ Foscari, Marco Sgarbi insegnerà Storia della storiografia filosofica. Prima di questo nuovo incarico, è stato assegnista di ricerca all’Università di Verona. Autore di ben 7 libri, di cui tre in inglese e uno in spagnolo, ha perfezionato i suoi studi presso il Warburg Institute di Londra e il prestigioso centro di studi rinascimentali dell'università di Harvard (Villa i Tatti).

Il progetto, intitolato “Aristotle in the Italian Vernacular: Rethinking Renaissance and Early-Modern Intellectual History (c. 1400–c. 1650)”, ha come obiettivo quello di offrire il primo studio dettagliato della diffusione dell’aristotelismo in lingua italiana nel Rinascimento, quando le opere di Aristotele furono per la prima volta rese accessibili al di fuori dello stretto circolo dei professori universitari e dei teologi ad un pubblico più vasto costituito da uomini di corte, mercanti, architetti e, nondimeno, giovani e donne. Toccherà temi interdisciplinari focalizzandosi soprattutto su contesto intellettuale, audience, qualità della lingua utilizzata, fonti (classiche), generi letterari, nonché sulle idee. Tutto questo in una prospettiva di storia della cultura.

«L’approccio  - spiega Marco Sgarbi - aiuterà a capire perché autori assai noti come Giordano Bruno e Galileo Galilei affiancarono alle loro opere latine un cospicuo corpus di lavori in lingua italiana, dando origine e vita alla nostra tanto bistrattata e dimenticata tradizione filosofica».

L'Università Ca' Foscari grazie a questo progetto si appresta a diventare uno dei centri italiani più importanti per lo studio del pensiero e della cultura rinascimentale.

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