L’ambito di intervento del progetto europeo è quello dell’apprendimento non formale, sia nell’ambito della formazione professionale che non, che comprende attività di formazione svolta in Centri per l’Impiego, Servizi afferenti al Terzo Settore e Enti e Associazioni territoriali. Col termine educazione non-formale si fa riferimento alle attività educative organizzate all’esterno del sistema di istruzione formale (scuola, università ecc.) e realizzate nei luoghi di lavoro o da organizzazioni e gruppi della società civile. Il progetto indagherà le prassi e i metodi adottati nei diversi Paesi coinvolti per comprendere come la valutazione viene rappresentata, offerta e organizzata. Tra le attività che verranno messe in campo:
- un Mobility Workshop a Creta che, a partire da oggi fino al 18 luglio, metterà a confronto le pratiche di valutazione in uso in Italia, Lettonia, Spagna, Polonia e Grecia e porrà le basi per la stesura di Linee Guida Internazionali adottabili in tutta Europa;
- una piattaforma on-line (Wiki) del progetto, aperta e dedicata allo scambio di pratiche e di riflessioni tra i professionisti della valutazione;
- un manuale che raccoglierà e sistematizzerà teorie, metodi e pratiche utili per orientare la pratica dei valutatori nei Servizi di educazione degli Adulti.
Obiettivo finale sarà l’avviamento di un corso-pilota per valutatori in questo specifico ambito di intervento.
«Definire il profilo dei professionisti che valutano il lavoro dello staff nei Servizi di Educazione degli Adulti – dice Maria Grazia Riva, docente di Pedagogia Generale e Sociale dell’Università di Milano-Bicocca, coordinatrice di EDUEVAL – è una sfida importante oggi, sia perché questo profilo non appare chiaramente delineato a livello europeo, sia per garantire la qualità dell’offerta educativa in questo specifico ambito di intervento. Nell’epoca della valutazione, il valore aggiunto di questo progetto sta nell’approccio, che punta a esplorare i sistemi e le prassi di valutazione della formazione degli adulti, migliorare il sistema formativo e le competenze del valutatore, contribuire allo sviluppo di un apprendimento permanente di qualità».
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