Expo Pavilions - I progettisti al Politecnico di Milano
Il ciclo è patrocinato dal Comitato scientifico del Comune di Milano “Le università per EXPO2015”.
La partecipazione è gratuita con iscrizione su www.eventi.polimi.it
Tutti gli incontri si terranno nell’Aula Rogers del Politecnico di Milano, in via Ampère 2, alle ore 18. Le presentazioni saranno in lingua inglese tranne quella del Padiglione Italia. E’ previsto il servizio di traduzione simultanea.
Questo il calendario del ciclo:
16 marzo, James Biber, USA. American Food 2.0: Uniti per nutrire il Pianeta
www.expo2015.org/it/partecipanti/paesi/stati-uniti-d-america
BIO James Biber www.biber.co/about/people
19 marzo, Sergei Tchoban, Russia. The Fields of Growth
www.expo2015.org/en/participants/countries/russia (link in inglese)
BIO Sergei Tchoban www.nps-tchoban-voss.de/buero_partner_tchoban.php?lang=EN&pg=1
27 marzo, Yichen Lu, Cina. Terra di speranza, cibo per la vita
www.expo2015.org/it/partecipanti/paesi/cina
BIO Yichen Lu www.link-arc.com/studio-people-1-1/
9 aprile, Wolfang Buttress, Regno Unito. Coltivato in Gran Bretagna, condiviso globalmente
www.expo2015.org/it/partecipanti/paesi/regno-unito
BIO Wolfgang Buttress www.wolfgangbuttress.com/about
13 aprile, Klaus Loenhart, Austria. Respira Austria
www.expo2015.org/it/partecipanti/paesi/austria
BIO Klaus Loenhart http://terrain.de/kkl/
21 aprile, Arthur Casas, Brasile. Sfamare il mondo con soluzioni
www.expo2015.org/it/partecipanti/paesi/brasile
BIO Arthur Casas www.arthurcasas.com/#/studio/equipe
6 maggio, Michele Molè, Susanna Tradati, Italia. Vivaio Italia (incontro in lingua italiana)
www.expo2015.org/it/partecipanti/paesi/italia
www.nemesistudio.it/it/2014-11-26-09-46-35/organizzazione.html
Le attività del Politecnico di Milano per Expo 2015 sono numerose; tra queste, ricordiamo che l’Ateneo, oltre ad aver coordinato il concept architettonico di tutti e 9 i Cluster (padiglioni collettivi in cui, per la prima volta, i Paesi vengono raggruppati secondo identità tematiche e filiere alimentari e non secondo criteri geografici), ha curato anche i contenuti del Cluster “Zone aride” che rappresenta la sfida di vivere e sfruttare il territorio di queste zone dove esistono sorprendenti risorse vitali nascoste. L’architettura del Cluster si ispira a una tempesta di sabbia.