In California un prestigioso riconoscimento per l’informatica pisana
mSwitch è un “software switch”, ovvero un programma che permette la comunicazione tra “macchine virtuali”, i sistemi che realizzano una gran parte dei servizi Internet.
“Già nel 2012 avevamo sviluppato un software switch chiamato VALE, tutto pisano, e operante con una velocità ed efficienza fino a dieci volte superiore rispetto a sistemi analoghi – spiega Rizzo – mSwitch estende VALE rendendolo ancora più veloce e versatile”. mSwitch e VALE sono parte dell’architettura “netmap”, una soluzione ideata e sviluppata da Rizzo e Lettieri a partire dal 2011 proprio per rispondere alle esigenze di comunicazione su reti a 10 gigabit e oltre. L’architettura netmap ha riscosso un grandissimo interesse sia nel mondo della ricerca che in quello industriale, ricevendo un altro best paper award alla conferenza Usenix ATC 2012, accumulando oltre duecento citazioni e raccogliendo finanziamenti per oltre 400.000 euro negli ultimi quattro anni.
"Da oltre venti anni distribuiamo i risultati delle nostre ricerche come software open source – aggiunge Rizzo - La qualità del nostro software è molto apprezzata, tanto che esso fa parte di numerosi sistemi operativi (FreeBSD, Linux, Apple OSX), oltre che essere usato in prodotti commerciali. Il ritorno di questa scelta è molto forte, sia per il mio gruppo che per l’Ateneo pisano. Oltre ai risultati economici la reputazione che abbiamo guadagnato ci ha fornito numerose occasioni di collaborazioni internazionali, in particolare con università e centri di ricerca della Silicon Valley. Diversi nostri laureati hanno usato l'esperienza maturata in queste ricerche come trampolino di lancio per ottenere prestigiose e remunerate posizioni di lavoro in Silicon Valley”.