Unisa in Europa: più 50% di studenti Erasmus
La Mobilità per studio ha registrato, dunque, un aumento sostanziale degli studenti in uscita pari al 42,29%. A questo dato va aggiunto quello relativo agli studenti salernitani che hanno scelto l’Erasmus per attività di tirocinio sovvenzionato presso università straniere o aziende europee (Mobilità per traineeship): in questo caso, sono stati 37 gli studenti salernitani partiti nell’a.a. 2013/2014 sui 103 partiti nell’anno accademico successivo. Per la Mobilità per traineeship, risulta quindi triplicato il numero degli studenti in uscita per programmi di tirocinio all’estero, con un aumento percentuale del 178,37%. Aggregando i dati relativi ai due percorsi Erasmus+,Mobilità per studio e Mobilità per tirocinio, l’Università di Salerno dall’a.a. 2013/14 all’anno 2014/15 ha registrato un aumento degli studenti in uscita per Erasmus pari al 52,41%. “Costantemente minacciato da continui rischi di tagli di budget a livello nazionale, il programma Erasmus riceve in realtà un surplus di attenzioni e fondi da parte dell’Ateneo salernitano – dichiara il Rettore Tommasetti. Il nostro Ateneo, grazie al supporto dell’Ufficio Erasmus e con il coordinamento del Delegato alla Mobilità internazionale, prof. Epifanio Ajello, riesce a garantire, anno dopo anno, ad un numero maggiore di studenti un’esperienza di studio o tirocinio all’estero. Per i nostri studenti l’Erasmus non rappresenta più solo un sogno, ma un’opportunità concreta che si realizza, anche grazie alle scelte di natura economica dell’Ateneo. L’Università di Salerno, a partire dallo scorso anno, ha deciso di incrementare la borsa Erasmus per gli studenti in mobilità, portando il finanziamento complessivo da euro 430 ad euro 500 mensili e garantendo l’erogazione dell’importo agli studenti già al momento della partenza. La decisione offre agli studenti, e alle loro famiglie, un aiuto economico più consistente, riducendo il numero dei giovani costretti a rinunciare a tale importante esperienza per mancanza di adeguate risorse. Congiuntamente agli aspetti economici, grande cura è stata posta nelle relazioni e negli accordi con gli atenei esteri, per garantire il pieno riconoscimento, al rientro in Italia, degli esami sostenuti dai nostri studenti. I nostri studenti all’estero sono un capitale culturale inestimabile: sono il nostro “territorio” che si apre al confronto e allo scambio dei saperi e ne resta a sua volta permeato. Siamo convinti che le competenze e l'esperienza internazionale acquisite dagli erasmus siano preziosi valori aggiunti in grado di accrescere la loro competitività e occupabilità dei nostri giovani sui mercati del lavoro nazionale ed internazionale. A tal proposito mi piace ricordare una ricerca sviluppata dall’Ufficio Studi Bachelor, che segnala che nelle aziende italiane (campione di 150 realtà) il 78% dei capi del personale preferisce assumere un candidato con un’esperienza Erasmus nel curriculum”.