Dottori di ricerca: più della metà trova lavoro in azienda
Tra gli occupati a un anno dal dottorato è emerso che il 41 per cento lavora in università, mentre il 59 per cento lavora presso aziende private ed enti pubblici. I contratti di lavoro sono per il 48 per cento assegni di ricerca e contratti a progetto, per il 17 per cento contratto a tempo indeterminato e la restante quota del 35 per cento è relativa a contratti a termine o lavoro autonomo. Inoltre, un dottore di ricerca su sei ha trovato lavoro all’estero.
A tre anni dal conseguimento del titolo, la percentuale che lavora sale all’82 per cento; dato occupazionale che cresce complessivamente di 5 punti percentuali e si assesta per i dottorati dell’area di scienze di base al 90 per cento, dell’area economica giuridica all’81, dell’area Life Science al 76 per cento e dell’area di scienze umane all’80 per cento.
Per quanto riguarda l’esperienza all’estero, il 46 per cento ha svolto un periodo di formazione in un altro Paese; i più “esterofili” sono i dottori di ricerca di ambito scientifico (63 per cento) e umanistico (54 per cento).
Il “Graduate Placement Day” è stato organizzato dall’Università di Milano-Bicocca nell’ambito dei Bicocca Job Days per valorizzare le professionalità dei dottori di ricerca e promuovere il dottorato industriale con la possibilità di personalizzare i percorsi di ricerca.
A questa prima edizione hanno partecipato più di cinquanta aziende di diverso profilo, dimensione e settore operativo, interessate sia a sviluppare i percorsi di dottorato, aperti anche a propri dipendenti, sia a incontrare i dottori di ricerca dell’Ateneo che stamane si sono presentati ai colloqui di selezione.
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