Univ. di Perugia - Master a Medicina veterinaria per un latte salubre e sicuro prodotto da animali allevati in condizione di benessere
Coordina il Workshop Cristiano Boiti, decano del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia. Relazioni Programmate: Maurizio Monaci, Direttore del Master Dairy Production Medicine, Alessandro Fantini, Presidente della Società Italiana di Buiatria; Teresa Anna Cantisani, Direttore della Struttura complessa di Neurofisiopatologia - Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia; Jud Heinrichs, Professor of Dairy Science - Penn State University ( PA) USA.
“La Dairy Production Medicine è la risposta professionale della medicina veterinaria alle ormai ineludibili e condivisibili richieste dal cittadino-consumatore di disporre di latte salubre, sicuro e disponibile per tutti, prodotto da animali allevati in condizione di benessere nel rispetto dell’ambiente, e dove l’impiego del farmaco è ridotto all’indispensabile - spiega il professor Monaci -. Per rispondere a questo complesso impegno, il buiatra è chiamato, comunque, a mantenere fede alla sua mission, vale a dire quello di curare e prevenire le malattie delle bovine, oltre quello d’essere sempre più parte integrante del processo produttivo del latte”.
La Diary Production Medicine fornisce ai buiatri gli strumenti conoscitivi necessari ad un approccio olistico alle patologie d’allevamento e alla salubrità delle produzioni.
L’approccio olistico altro non è che la conoscenza di tutti quei fattori eziologici e di rischio (genetici, nutrizionali, manageriali, ambientali e sanitari) che possono interferire sulle performance delle bovine, sul loro benessere, sull’impatto ambientale, inteso anche come gestione e controllo delle zoonosi e i residui nel latte.
Questa implementazione di conoscenze e competenze, impone al buiatra un aggiornamento professionale ordinato e sistematico; in questo modo, potrà esercitare appieno le evidenze scientifiche in sinergia con le esperienze maturate nell’esercizio della professione.
All’avvio della sua terza edizione, il workshop illustrerà come gestire l’enorme attività della comunità scientifica (big data), e come dare sistematicità e qualità all’aggiornamento professionale.