La rivista “Antropologia”, curata dai docenti di Scienze della Formazione di Milano-Bicocca, diventa ad accesso libero e introduce la valutazione tra pari, gli articoli vengono cioè letti e selezionati da esperti anonimi con il sistema del doppio-cieco. Pubblicata a partire dal 2001, “Antropologia”, edita da Ledizioni, è la prima rivista italiana di questo tipo a rivolgersi a un pubblico internazionale: l’ultimo numero della vecchia serie, e il primo della nuova, sono interamente in inglese. I numeri sono scaricabili gratis sul sito internet (www.antropologia.org).
“Etnografie della guerra e del post guerra” è il tema del prossimo numero disponibile a partire da marzo. Si tratta di un’edizione monografica curata da Luca Jourdan, ricercatore presso l’Università di Bologna, che affronterà vari argomenti tra i quali il massacro nella regione di El Salado in Colombia, la guerra in Sierra Leone, Somalia, Costa d’Avorio e Nigeria, il conflitto israelo-palestinese e la Sarajevo sotto assedio.
«L’antropologia si occupa di cose che ci riguardano da vicino – spiega Ugo Fabietti, direttore della rivista e docente di Antropologia culturale –. Negli ultimi decenni i contatti e le intersezioni tra culture un tempo anche geograficamente lontane hanno conosciuto una fortissima accelerazione e spesso si sono configurati conflitti anche molto duri. Ma dobbiamo intestardirci a parlarne e a capire. Pensiamo all’Islam, non è più qualcosa di distante dalla nostra cultura. Sono tantissimi gli Europei di fede islamica. Ecco, l’antropologia può aiutare il dialogo tra culture».
La rivista si rivolge a studiosi e studenti di antropologia ma anche, considerate le diverse “ramificazioni” della disciplina e le numerose collaborazioni scientifiche, a tutti coloro che sono interessati ai dibattiti dell’antropologia contemporanea. I temi che verranno affrontati spaziano dalle politiche identitarie alle questioni di genere; dalla partecipazione politica alle diverse forme di democrazia; dalla salute al lavoro; dalle gerarchie sociali alle strutture della diseguaglianza; dall’etnografia dei media ai diritti umani.
«La nuova serie della rivista – dice Silvia Vignato, caporedattrice della rivista - è espressione della crescita e della maturazione dell’antropologia italiana e, in particolare, della grande attenzione allo sviluppo e alla comunicazione della ricerca antropologica che caratterizza l’Università di Milano-Bicocca. A riprova di ciò, il nostro Ateneo ospiterà nel 2016 la conferenza biennale della European Association of Social Anthropologists (EASA). Per quell’occasione la rivista ha in preparazione un numero in inglese intitolato “Towards EASA 2016”».
Due i principali obiettivi della rivista: dare la possibilità agli esperti di rilievo internazionale di pubblicare in lingua inglese su una rivista italiana e agli esperti italiani di dialogare con esperti internazionali, non solo europei e americani, ma anche asiatici e africani. La rivista conserva lo spirito multi-vocale dell’antropologia e continua a promuovere ricerca, collaborazione scientifica e scambio intellettuale tra gli studiosi di quelle aree del Mondo in cui gli antropologi, da sempre, gettano “ponti culturali”.
«Da un lato la sua vocazione internazionale la rende inevitabilmente partecipe della koinè linguistica scientifica – aggiunge Silvia Vignato –, dall’altro, la rivista usa un linguaggio scientifico evoluto e specifico in lingua italiana, comprensibile anche al di fuori dell’accademia».
Univ. di Milano-Bicocca - La rivista “Antropologia” si rinnova
