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Univ. di Perugia - “Olduvai: la culla dell'umanità”

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Il documentario “Olduvai: la culla dell'umanità”, dedicato all’evoluzione umana a partire dalla Rift Valley dell'Africa Orientale, sarà proiettato martedi 13 e giovedi 15 ottobre 2015 nella Galleria di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Perugia, a Casalina di Deruta. L’iniziativa è organizzata nell’ambito della XXV Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, promossa dal Miur, dal 12 al 18 ottobre 2015.
Le proiezioni, promosse dalla Scuola di Paleoantropologia di Perugia, dal Centro di Ateneo per i Musei Scientifici (CAMS), dal Dipartimento di Fisica e Geologia dell'Università degli Studi di Perugia e Soprintendenza Archeologica dell'Umbria, si svolgeranno alle ore 9/10/11/15/16/17 e sono a ingresso libero. Consentiranno di toccare con mano i calchi dei principali resti fossili di Ominidi “protagonisti” dell'evoluzione umana.

Il documentario, presentato al vasto pubblico da pochissimi mesi, rappresenta il primo prodotto audiovisivo della Scuola di Paleoantropologia ed è stato realizzato da operatori cinematografici umbri con la supervisione scientifica di docenti e ricercatori di varie università italiane ed estere, tra i quali Donald Johanson, scopritore dei famosissimi resti ossei di "Lucy" in Etiopia e Jane Goodall, primatologa nota per i suoi studi pionieristici sul comportamento dei Primati nelle foreste del Gombe National Park, in Tanzania. Il documentario, dal titolo "Olduvai, la culla dell'umanità", illustra l'evoluzione umana partendo da uno dei luoghi più importanti e significativi per gli studi paleoantropologici, le Gole di Olduvai, negli altopiani del Nord della Tanzania, in Africa Orientale. In questa località, già a partire dal 1913, furono rinvenuti resti di Vertebrati fossili databili al Quaternario e dagli anni 50 del Novecento i coniugi Louis e Mary Leakey, "padre" e "madre" della moderna paleoantropologia, rinvennero importantissimi resti di Ominidi, associati anche a manufatti litici, tra i più antichi mai prodotti dai nostri più remoti antenati. In questa straordinaria località, unica anche sotto il profilo naturalistico, essendo situata tra gli altopiani vulcanici di Ngorongoro e le immense pianure del Serengeti, due delle aree più ricche di biodiversità dell'Africa e dell'intero pianeta, la Scuola di Paleoantropologia dell'Università degli Studi di Perugia organizza da ben 6 anni dei campi di studio e lavoro in ambito geo-paleontologico e paleoantropologico rivolti a ricercatori, studenti universitari e cultori della materia provenienti da tutta Italia e dall'estero. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla concreta collaborazione instauratasi da vari anni tra l'Università degli Studi di Perugia e la Dar Es Salaam University, sotto la supervisione del prof. Fidelis Taliwawa Masao, uno dei più noti studiosi di archeologia preistorica dell'Africa Orientale. Inoltre tali iniziative sono state rese possibili grazie all'accoglienza ed al forte senso di ospitalità nei confronti dei partecipanti alle attività di ricerca da parte dei naturali e legittimi custodi di quelle regioni, di sublime bellezza e dagli stupefacenti scenari, il popolo Maasai.

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