Unibo ricerca: Ictus, scoperta una nuova tecnica per riprendere l'uso degli arti
La soluzione risiede in una nuova tecnica di stimolazione non invasiva del cervello - messa a punto da un gruppo di ricercatori Italiani coordinato da Alessio Avenanti, neuroscienziato del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna – chiamata stimolazione magnetica transcranica (TMS). “La TMS è stata applicata per inibire la corteccia motoria dell’emisfero sano – spiega Alessio Avenanti dell'Università di Bologna - che, in seguito all'ictus, prende il sopravvento sulla corteccia motoria dell’emisfero leso e può interferire con il suo funzionamento, ed è stata usata in combinazione con le classiche tecniche di riabilitazione motoria”. La TMS è infatti in grado di creare uno stato transitorio in cui la corteccia motoria lesa, liberata dall’interferenza della corteccia motoria sana, diventa più attiva e plastica, cioè più “aperta” alle esperienze e a ri-apprendere i movimenti, beneficiando maggiormente delle tecniche di riabilitazione motoria. Gli esercizi, praticati con il fisioterapista, a loro volta aumentano e stabilizzano l’attività della corteccia motoria lesa, creando così un circolo virtuoso duraturo.
I ricercatori hanno sperimentato la nuova tecnica riabilitativa su 30 pazienti cronici con ictus e disturbi motori, per 2 settimane ed hanno monitorato gli effetti del trattamento per 3 mesi. I risultati - pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Neurology - hanno mostrato un netto e stabile miglioramento nella forza e nella destrezza dell’arto malato per tutti i 3 mesi di monitoraggio. “Lo studio mostra inoltre che le prestazioni motorie e l’attività cerebrale dei pazienti sono migliori rispetto a quelle ottenute con trattamenti alternativi – conclude Avenanti - dimostrando la specificità e superiorità dell’innovativo trattamento”.
Oltre ad Alessio Avenanti, che lavora al Centro studi e ricerche in Neuroscienze cognitive dell’Alma Mater, hanno preso parte alla ricerca Elisabetta Ladavas del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e Michela Coccia, Leandro Provinciali e Maria Gabriella Ceravolo del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università Politecnica delle Marche. Lo studio coordinato da Alessio Avenanti si è svolto presso la Clinica di Neuroriabilitazione degli Ospedali Riuniti di Ancona Torrette dal 2007 al 2011. Si attendono ora sperimentazioni su larga scala.
PUBBLICAZIONE:
Avenanti A, Coccia M, Ladavas E, Provinciali L, Ceravolo MG (2012). Low-frequency rTMS promotes use-dependent motor plasticity in chronic stroke: a randomized trial.
Link alla pubblicazione: http://www.neurology.org/content/early/2012/01/11/WNL.0b013e3182436558.abstract