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Ambiente e agricoltura, inizia il progetto “Ipnoa” per ridurre in Toscana del 20 per cento le emissioni di gas serra entro il 2020

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Entro il 2020 la Toscana dovrà raggiungere l’obiettivo europeo di ridurre le emissioni di gas serra del 20 per cento rispetto al 1990 e anche l’agricoltura, che in Italia produce il 7 per cento rirca delle emissioni complessive, può dare un contributo significativo. Per migliorare l'efficacia del monitoraggio delle emissioni e per promuovere buone pratiche per abbattere i gas serra la Scuola Superiore Sant'Anna, in particolare l'Istituto di Scienze della Vita diretto da Enrico Bonari, West Systems, Inra (Institut National de la Recherche Agronomique) e Regione Toscana hanno ricevuto un finanziamento nell’ambito del programma europeo "Life+" per avviare il progetto “Ipnoa” (acronimo di “Improved flux Prototypes for N2O emission reduction from Agriculture”) che sarà presentato venerdì 19 aprile (dalle ore 9.00, aula magna) alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa con il workshop intitolato proprio “Progetto life+ Ipnoa: la riduzione delle emissioni di gas serra nell'agricoltura della Regione Toscana”. Nella prima sessione, quella della mattinata coordinata proprio da Enrico Bonari, si segnalano gli interventi di Gianpiero Maracchi dell'Istituto di Biometereologia del Cnr, intitolato “Cambiamenti climatici e agricoltura” e quello di Giorgio Virgili, coordinatore del progetto. Nella sessione mattutina e in quella pomeridiana si susseguiranno numerose altre relazioni, di carattere tecnico e scientifico. Il programma dettagliato è qui: http://www.sssup.it/UploadDocs/16803_Programma_Workshop_IPNOA___19_aprile_2013.pdf

In termini di impatto ambientale, l'importanza del progetto è rilevante: le attività agricole sono corresponsabili dell'emissione dei tre più importanti gas serra, anidride carbonica (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O). In particolare, il 70 per cento delle emissioni di protossido di azoto in Italia arrivano dal settore agricolo, in particolar modo per effetto delle fertilizzazioni azotate.

Il progetto che sarà illustrato nei dettagli scientifici e operativi venerdì 19 aprile prevede lo sviluppo da parte della coordinatrice West Systems di due prototipi per misurare i flussi di protossido di azoto dai suoli agricoli, validati attraverso il confronto con strumenti ad elevata sensibilità presso Inra, in Francia, e durante la campagna di comparazione promossa nell'ambito di alcuni progetti europei. L'Istituto di scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna si occuperà della realizzazione di prove agronomiche sperimentali presso il Centro di ricerche agro-ambientali "Enrico Avanzi" di Pisa e presso il Centro per il collaudo e trasferimento delle innovazioni della Regione Toscana di Cesa (Arezzo) e del monitoraggio dei flussi di gas serra per identificare le migliori pratiche per ridurre le emissioni di protossido di azoto sulle principali colture erbacee toscane.

Nell'ambito del progetto, questa sperimentazione avrà come risultato anche la raccolta per due anni di dati sul monitoraggio delle emissioni di protossido di azoto, di anidride carbonica, di metano. Grazie all'elaborazione di questi dati sperimentali sarà prodotto il "manuale di buone pratiche" per ridurre emissioni di protossido di azoto nell'agricoltura toscana, rivolto a tecnici, imprenditori agricoli e amministratori pubblici. Questo sarà uno strumento utile per la programmazione regionale toscana.

Per partecipare al workshop è opportuno scrivere a: info@ipnoa.eu .

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