Univ. di Trieste - Quando i veri ricordi vengono sostituiti da abitudini
E’ ben noto clinicamente, per esempio, che se si chiede a confabulatori, ricoverati in ospedale, che cosa hanno fatto il giorno prima, questi spesso rispondono con attività routinarie della loro vita prima dell’evento patologico. Possono dire, per esempio, che il giorno prima sono andati a lavorare e che hanno cenato a casa “come al solito”. “Ciò che succede – dice il professor Dalla Barba – è che in questi pazienti i veri ricordi, 'esser stati in ospedale il giorno prima', sono rimpiazzati da abitudini, come 'esser stati al lavoro'.”
Nello studio pubblicato su Cortex, Dalla Barba ed il suo gruppo hanno dimostrato sperimentalmente per la prima volta che le Confabulazioni Abitudine sono il risultato della disfunzione del meccanismo cognitivo che permette agli individui di discriminare eventi ripetuti da eventi unici. I ricercatori hanno concepito un compito di memoria di riconoscimento nel quale i partecipanti dovevano discriminare immagini che avevano visto una sola volta da immagini che avevano visto più volte. La predizione era che la prestazione al compito, cioè la capacità di distinguere tra eventi unici ed eventi ripetuti correlasse con le Confabulazioni Abitudine. I risultati dell’esperimento confermavano questa predizione. I confabulatori, ma non gli amnesici non confabulatori, consideravano le immagini ripetute come uniche e questo risultato correlava significativamente con la produzione di Confabulazioni Abitudine.
“La capacità di organizzare e segregare episodi, conoscenze ed informazioni – continua Dalla Barba – è un meccanismo biologico fondamentale la cui disfunzione è responsabile della drammatica condizione patologica osservata nei confabulatori.”
Dal sito della rivista Cortex: http://www.journals.elsevier.com/cortex/featured-articles/when-true-memories-are-replaced-by-habits/