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Oculus Rift: prima app dedicata alla sicurezza, targata Università di Udine

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È targata Università di Udine la prima applicazione di educazione alla sicurezza con cui Oculus Rift -  l’avveniristico casco per la realtà virtuale domestica che Facebook sta perfezionando negli Stati Uniti - arriverà sul mercato, insieme al folto pacchetto di applicazioni di gioco e intrattenimento. L’esperienza virtuale dimostrativa “Emergency Water Landing VR” – questo il nome della app messa a punto dal Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina (HCI Lab) del Dipartimento di matematica e informatica dell’ateneo friulano – è stata resa disponibile nella serata di ieri, 21 aprile, come “featured app” dal sito di Oculus, https://share.oculus.com/app/emergency-water-landing-vr, e riguarda, in particolare, l’educazione alle procedure di sicurezza che i passeggeri devono conoscere quando volano su aerei di linea.
I ricercatori dell’Università di Udine, pionieri da 15 anni della realtà virtuale, sono convinti che «in futuro – come dice Luca Chittaro, docente di informatica e direttore dell’HCI Lab - le persone useranno la realtà virtuale domestica per vivere in condizioni sicure ogni tipo di pericolo, al fine di farsi trovare pronti quando dovessero incontrare quelle minacce nel mondo reale». Questa visione è supportata scientificamente dallo studio condotto da Chittaro e dalla sua équipe, pubblicato sulla rivista internazionale IEEE Transactions on Visualization and Computer Graphics (numero 21(4), pp. 529 – 538. http://dx.doi.org/10.1109/TVCG.2015.2391853), che conferma come l’esperienza virtuale produce effettivamente benefici.

Lo studio, infatti, ha messo a confronto su due gruppi di persone gli “effetti didattici” rispettivamente della realtà virtuale messa a punto dall’HCI Lab e delle schede di sicurezza che vengono fornite a bordo dalle compagnie aeree. «Il gruppo di persone assegnato alle schede di sicurezza – spiega Chittaro - dopo una settimana aveva già dimenticato una parte delle procedure apprese, mentre le persone che avevano provato l’esperienza virtuale ricordavano perfettamente le procedure apprese anche dopo una settimana».

I sistemi di simulazione di emergenza che l’HCI Lab è riuscito a realizzare per Oculus Rift «hanno un tale livello di realismo – sottolinea Chittaro – che abbiamo deciso di rendere pubblica una app dimostrativa per far toccare con mano a chiunque queste nuove possibilità offerte dalle nostre ricerche sulla realtà virtuale».

In particolare, i ricercatori del laboratorio udinese si sono ispirati all’ammarraggio di emergenza di un Airbus 320 della US Airways nel fiume Hudson, a New York nel 2009, e ne hanno simulato la dinamica: pochi minuti dopo il decollo, l’aereo con 155 persone a bordo entra in collisione con uno stormo di grossi volatili, perdendo potenza ad entrambi i motori. «Nell’esperienza virtuale per l’Oculus Rift – continua Chittaro – le persone possono familiarizzare con ciò che vedrebbero e sentirebbero se si trovassero coinvolte in un simile impressionante ammaraggio e possono sperimentare i piani di azione che vengono loro in mente, giusti o sbagliati che siano, vedendone simulati gli effetti in prima persona».

Quello dell’aviazione non è l’unico ambito di sicurezza approfondito presso il laboratorio dell’ateneo udinese: fra le applicazioni in realtà virtuale destinate alla preparazione ai rischi, figurano diversi scenari quali incendio, terremoto, attentato terroristico e vari tipi di emergenze sanitarie.

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